D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] in una pagina de Le faville del maglio, l'opera che segna una tappa decisiva nel suo cammino regressivo dal romanzo alla prosa di confrontarsi con l'evolversi degli avvenimenti politici e lo scontro naturale che di anno in anno, poi di mese in mese, ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] a chi lo riteneva una forma decaduta della poesia epica e nella sua fortuna e sviluppo scorgeva i segni di un invilimento dei tempi, onde la naturale inferiorità del Manzoni rispetto a Dante e ad Ariosto. Ma non sempre il C. filtrava il suo giudizio ...
Leggi Tutto
Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] della settimana, di anni, secondi, minuti) anziché di ritmi naturali (l'‛eterno ritorno', cicli, stagioni); 6) per la posizione non da ultimo con la ‛semiologia', la scienza generale dei segni (v. de Saussure, 1916).
Ogni romanzo è costituito a ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] relazione a Napoli con Fiammetta, identificata con una Maria, figlia naturale di Roberto d'Angiò e maritata nella casa dei conti d' ridotto alla loro lingua": parole che son tra i primi segni della singolare fortuna popolare di un libro, tra i più ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] che poterono agevolmente confluire insieme e trovare un letto naturale in un animo predisposto come quello del Swinburne. il pittore avesse fiutato nell'aria i tempi che erano sotto il segno dell'androgino.
11. Moreau e Huysmans
Ma è soprattutto in G. ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] alla riforma Gentile del 1923, ma le cui grandi linee avrebbero segnato la scuola italiana, in particolare il liceo, anche molto oltre (ivi, p. 31) e per uno scienziato è naturale esprimersi in modo più controllato e preciso di chi affronti argomenti ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] non è indice di scrittura spontanea e corrente, si un segno fra i molti di fedeltà al modello prescelto, che è primo piano. Nell'assenza di una mediazione artistica, subentra il naturale ritegno dell'uomo a temperare e smussare le note più personali ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] tutti gli uomini, sono condizionati dal loro temperamento naturale; affrontano le cose con irruenza («impeto») o e la storia. M. e Vico, Napoli 1980; L. Zanzi, I «segni» della natura e i «paradigmi» della storia: il metodo del M., Manduria 1981 ...
Leggi Tutto
BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] questa prospettiva, che fa gravitare su Firenze tutto un vasto e "naturale" dominio, sta il palazzo dei Signori, presidio di una convivenza umana tra gli eventi dei propri tempi e quelli che segnarono il passaggio di Roma da potenza locale a grande ...
Leggi Tutto
ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] 'ambizíone di tenersi l'artista e la ragione politica, ma, naturalmente, questa prevalse e il 4 maggio del 1527 faceva scrivere dalla di Francia e Carlo V toccò all'A. di vedersi fatto segno di onori inauditi dall'imperatore in persona, il quale, nel ...
Leggi Tutto
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...