L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] I matematici fuori della Gran Bretagna avevano più o meno assimilato il concetto di numero negativo e generalmente interpretavano , in un senso filosofico generale, alla triade costituita dal segno, dalla sua apparenza e dal/i suo/i referente/i ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Calcolo delle variazioni
Il problema di Euler
Nel 1744 Leonhard Euler formulò il problema principale del calcolo delle variazioni nei [...] quanto la variazione terza, a sua volta, può (in generale) assumere segno sia positivo sia negativo.
Se ci si muove dal punto iniziale A a essa (fig. 2b). Esistono altre situazioni, meno semplici ma ugualmente importanti, in cui è possibile mostrare ...
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L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] complemento di x (la classe di tutte le cose che non sono x). Con il segno '=' designa l'uguaglianza tra classi; 'x=y' indica perciò che le classi x termini logici evidenti. Il compito di rendere meno artificioso l'impianto generale booleano e di ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo geometrico
Paolo Freguglia
Gert Schubring
Calcolo geometrico
Uno degli aspetti che hanno caratterizzato lo sviluppo della matematica nell'Ottocento è rappresentato [...] Gauss (1799) avevano pensato in maniera più o meno esplicita alla possibilità di una rappresentazione geometrica dei numeri anticommutativo: cambiando l'ordine dei fattori il prodotto cambia di segno: ab=−ba. Il motivo per cui si ottiene questa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Giorgio Israel
La matematizzazione della biologia e la biomatematica
Le sorgenti concettuali [...] )−np(t)2, che offrì una prima descrizione semplice, ma meno rudimentale di quella di Malthus, della dinamica di una popolazione.
Tuttavia appariva evidente la presenza di una sorgente di energia di segno positivo al di sotto di un dato valore soglia e ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] Le fonti sono concordi nell'affermare che il suo destino fu segnato dall'incontro con il principe Leopoldo de' Medici, il Della traduzione esistono varie redazioni. Le prime, meno fedeli e letterali, risultano arricchite da aggiunte modernizzanti ...
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LAGRANGE, Giuseppe Luigi (Joseph Louis)
Luigi Pepe
Nacque a Torino il 25 genn. 1736 da Giuseppe Francesco Lodovico e Teresa Gros, primogenito di undici figli.
La famiglia era originaria della regione [...] contrasti con i ministri del re di Prussia, ma segnò l'inizio del suo interesse per problemi di matematica attuariale Nel 1786 morì anche Federico II e il L. vedeva venir meno quelle condizioni di larga autonomia di cui aveva goduto fino ad allora. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di Leopoli-Varsavia
Ettore Casari
La scuola di Leopoli-Varsavia
Gli inizi
La singolare vicenda intellettuale divenuta nota come 'Scuola [...] e di lì a poco anche Leśniewski e Kotarbiński si trasferirono, segnano l'inizio di una nuova, diversa fase nella quale, per che chiamò dapprima teoria generale degli insiemi, ma poi, meno equivocamente, mereologia o teoria delle parti. Di qui, a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Niccolò Tartaglia
Pierluigi Pizzamiglio
A Niccolò Tartaglia viene riconosciuto di avere contribuito alla rinascita delle scienze matematiche, pure e applicate, pubblicando nel 1543 edizioni di opere [...] e arruffati, la testa piuttosto robusta e grossa, con la fronte segnata da rughe profonde.
L’opera si presenta come una specie di zibaldone Tartaglia si lamentò del fatto che Cardano fosse venuto meno al giuramento con il quale si era impegnato a non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Cardano
Elio Nenci
Autore fra i più letti in Europa nel corso dei secoli 16° e 17°, Girolamo Cardano scrisse numerosissime opere di matematica, medicina, astrologia, filosofia. La sua opera [...] di procedere fu però considerato da Tartaglia come un venir meno al giuramento. Da qui la sua reazione furiosa, che cubo uguale a cose e numero). Qui, con il cambiamento di segno del termine di primo grado si potevano ottenere nel calcolo radici ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...