Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] propria tradizione letteraria (o da quelle straniere, sempre meno estranee) con la consapevolezza di doverla superare, nella linea tutte le potenzialità tramite il linguaggio del corpo e dei segni non verbali.
A partire dagli anni Novanta nel teatro ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] affascinante di un riuso moderno del tema che ne fa un segno di eroismo intellettuale, di laica passione conoscitiva e di sfida per il fascino dell'ignoto indirizza i percorsi verso le mete meno battute, le estreme periferie del globo, o si esprime ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] hanno avuto largo influsso, attraverso azioni e reazioni più o meno dirette e consapevoli, sulla letteratura e cultura successive.
Al centro ragione cattivata passo a passo, ma un segno autonomo, folgorante, irradiante, propagantesi in mille onde ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] tipologie di comunicazione. Se la langue è un sistema di segni, ciascuno di questi risulta costituito da due parti: il 'letterarietà', è rimasto termine d'insoluto dibattito: tanto meno identificabile, quanto più chiaro è apparso che uno stesso testo ...
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Giapponese, letteratura
Maria Teresa Orsi
La trasformazione del romanzo in un prodotto di mercato, parte di un'economia basata sul consumo e sulla produzione di massa, già emersa in Giappone negli ultimi [...] solo nella realtà virtuale di un computer. Di tutt'altro segno sono i racconti di Kawakami, da Hebi o fumu (1999 che trova in Yuikawa la portavoce ideale, privilegia un approccio meno impegnato, più disinvolto e leggero, in racconti e romanzi che ...
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NEOAVANGUARDIA
Alessandra Briganti
. Il movimento definito complessivamente con il termine "neoavanguardia" ha le sue origini nella situazione sociale e culturale che caratterizza la seconda metà degli [...] (1-6 settembre 1965) e dedicato al romanzo sperimentale, segnò invece un momento di superamento delle polemiche esplicite sul tema dell dei testi, emerse il problema dell'avvento o meno di una terza avanguardia e delle sue caratteristiche. La ...
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Neogreca, letteratura
Paola Maria Minucci
Dagli anni Settanta e Ottanta del 20° sec. la l. n. ha confermato la grande vitalità testimoniata dalle generazioni apparse dopo la Seconda guerra mondiale [...] del profondo partendo dalle presenze più umili del quotidiano. Più o meno contemporanee sono le esperienze di N. Isaia (1934-2003) fine del 20° sec. e gli inizi del 21° hanno segnato per la Grecia l'arrivo di molti immigrati, l'adozione della moneta ...
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Monterroso, Augusto
Ines Ravasini
Scrittore guatemalteco, nato a Tegucigalpa (Honduras) il 21 dicembre 1921 e morto a Città di Messico l'8 febbraio 2003. Dopo un'infanzia e un'adolescenza trascorse [...] degli esseri umani; ancor più allegorici e universali, meno legati a contingenze storiche o politiche, sono i è evidente anche nel resto della sua produzione, nel segno di una scrittura sempre estremamente lavorata, depurata, quasi epigrammatica ...
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VINJE, Aasmund Olafsen
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Vinje il 6 aprile 1818, morto a Gran il 30 luglio 1870. Figlio di un merciaio ambulante, si guadagnò con ogni genere di lavori - anche [...] , cui lo stesso Björnson in seguito non potrà fare a meno di avvicinarsi. Le descrizioni di vita contadinesca nelle impressioni di viaggio (1866) - rappresentano infatti in Norvegia il primo segno precursore del naturalismo. Anche il positivismo e la ...
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WITTE, Karl
Vittorio Santoli
Giurista e dantista, nato a Lochau presso Halle il 1° luglio 1800, morto a Halle il 6 marzo 1883. Ragazzo prodigio, l'11 aprile 1814 gli fu conferito a Giessen il titolo [...] canto dell'Inferno. Dati questi limiti, era essa un'edizione provvisoria, ma segnò un progresso grandissimo e fu d'avviamento ai successivi editori inglesi e italiani. Meno felice fu invece l'idea della "trilogia", che la migliore critica moderna ha ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...