stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] della precedente generazione, è il bersaglio degli stilnovisti. Meno chiaro in che cosa consista propriamente la novità l’altra equazione, amore = virtù, da cui consegue che amore è segno di nobiltà, della vera nobiltà: «Amore e ’l cor gentil sono ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] 19° sec. tendono a fondersi.
La lingua letteraria più moderna è parca di segni interpuntivi, fa a meno dei più enfatici (l’esclamativo) e preferisce la semplice virgola ad altri segni più ‘architettonici’, come il punto e virgola e il doppio punto ...
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Poeta tedesco (Obersalzbrunn, Slesia, 1862 - Agnetendorf, Prussia, 1946). Ritenuto uno dei maestri del naturalismo tedesco e della moderna drammaturgia europea, vincitore nel 1912 del premio Nobel per [...] favola tragica Und Pippa tanzt (1906). Un ritorno alla narrativa segnò il romanzo Der Narr in Christo Emanuel Quint (1910), storia ripensamenti (da cui una serie di scritti più o meno dichiaratamente autobiografici: Das Buch der Leidenschaft, 1929; ...
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Notevole riduzione della statura rispetto alla media tipica di una specie animale o vegetale. Può essere determinato da cause esterne (alimentazione insufficiente, malattie acquisite), ma più spesso, soprattutto [...] n. costituzionale familiare la bassa statura costituisce l’unico segno; si riscontra in gruppi familiari nei quali uno o scheletrica ed è pertanto accompagnato da disarmonie corporee più o meno marcate (n. rachitico; n. acondroplastico); n. legati a ...
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Scrittore russo (Mosca 1890 - Peredelkino, Mosca, 1960). Vicino ai futuristi, esordì con le poesie Bliznec v tučach ("Il gemello nelle nuvole", 1914), imponendosi presto come il più interessante lirico [...] gruppo futurista "Centrifuga", esordendo come poeta sotto il segno dello sperimentalismo linguistico nella già citata raccolta Bliznec v da Temy i variacii ("Temi e variazioni", 1923), mentre meno felici sono i poemi di carattere narrativo ed epico ( ...
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Scrittore inglese (Wimbledon 1895 - Maiorca 1985). Poeta, saggista e narratore prolifico, raggiunse fama mondiale con i romanzi storici I, Claudius (1934; trad. it. 1935) e Claudius the God (1934; trad. [...] mondiale combattendo in Francia, un'esperienza che lo segnò profondamente e che sarebbe confluita nel libro autobiografico Goodbye s daughter (1955); scritti di narrativa a colorazione più o meno critica: Sergeant Lamb of the Ninth (1940); Proceed, ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] e politico-ideologico, nel quale, tuttavia, già gli anni Trenta segneranno, anche in ambito semantico, quel crinale tra un prima e attenti al bilancio del N. sembra diffusa una visione meno eroica di quella che aveva caratterizzato l'inizio del secolo ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] romanzi che continuano a essere pubblicati in G. B. segnano un ritorno alle tecniche tradizionali.
Se si eccettuano alcuni romanzieri nel teatro; ma è lo stato d'animo più o meno conscio e certamente diffuso che, generato dalla situazione, ha trovato ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] di un suo saggio, proprio per garantire la validità del segno linguistico, in definitiva i fondamenti della semiotica letteraria.
La fine dello strutturalismo, quanto meno come apparato dottrinario, ha in realtà cooperato a riabilitare la storicità ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] il bisogno di far ritorno a un oggetto naturale o quanto meno ricavato direttamente dall'ambito naturale: Dorfles 1973), la Body Art (Schefer 1969).
L'analisi semiotica del sistema di segni costituito da un dipinto, se da un lato talvolta ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...