Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] In quest’ottica, la pubblicazione di Nedda nel 1874 segna, più che una conversione letterario-linguistica, il passaggio cosa siamo! Carne da lavoro!» (Verga 1995: 218). Meno immediata la traduzione del lessico domestico, per cui il sicilianismo ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] , intrecciando con lei una fitta corrispondenza - fu però segnato dallo studio su Giorgione, edito nel 1894 da Alinari umanitaria, anche a favore degli artisti napoletani economicamente meno abbienti.Nel dopoguerra e fino alla morte l'attività ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] e il C. diede origine a una collaborazione che doveva segnare una svolta nella storia del melodramma. Il primo lavoro che più felici, spesso risolve con la bellezza delle sue armonie quelle meno valide. Paride ed Elena, con la quale si concluse la ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] pensione annua da Luigi XIV, il quale desiderava mostrare con segni tangibili della sua regale munificenza, la stimae l'ammirazione ibid. 1829, rassegna aneddotica di personaggi del tempo, più o meno noti, da S. Rosa a Ferdinando I, dall'Achillini a ...
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FRACCHIA, Umberto
Riccardo D'Anna
Nacque a Lucca il 5 apr. 1889 da Francesco e da Gemma Scerni. Dal padre piemontese, ufficiale di cavalleria, ereditò il riserbo e lo "scrupolo del lavoratore" mentre [...] di codeste esperienze: "Anche qui siamo nel regno più o meno pretenzioso e vacuo del simbolo… Così è che questo lavoro della , Il perduto amore; nel 1923 il secondo, Angela, "che segnò il suo ingresso tra gli autori di Mondadori e al quale arrise ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] 1945; la ristampa della commedia nell'antologia di E. Croce.
Meno originale, come si è già detto, la sua produzione di narratore questa trilogia è dato anzi ritrovare, secondo Giorgio Petrocchi, "il segno di trapasso che il B. attua in sé, tra la ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] equilibrio aggiungere un più consapevole senso critico, segno dei tempi. Ma a lui mancarono insomma F. B., a cura di D. Moreni, Firenze 1825. Non abbondano edizioni meno antiche: F. B., Sacre Rappresentazioni e Laude, a cura di O. Allocco-Castellino ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] e all'estero (cfr. la già citata lettera del marzo 1895). Assai meno ne soffersero gli studi, le letture e l'attività creativa del C., che provincialismo dello scrittore, ma che sono, insieme, il segno di un disagio, di un'insoddisfazione che è anche ...
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CORSINI, Bartolomeo
Martino Capucci
Nacque a Barberino di Mugello (Firenze) il 18 giugno 1606 da Anton Francesco e da Alessandra Forasassi. Era il secondo di quattro figli: Antonio, Costanza, Corsino [...] , il rilievo dato agli aspetti romanzeschi è un altro segno della stanchezza che il genere cominciava a denunciare: in tal comunque è certo che siffatta chiusura provinciale rendeva quanto meno difficile l'orientamento e la scelta tra le molteplici ...
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CAPRIN, Giuseppe
Francesco Del Beccaro
Nato a Trieste il 16 maggio 1843 da Giuseppe, operaio, e da Teresa Guardianich, aveva studiato presso la locale Accademia del commercio.
Gli eventi del 1859 determinavano [...] apologhi, indovinelli, e altri passatempi dalle allusioni più o meno evidenti).
Nel 1866 lasciò Trieste simulando di trasferirsi a sé, un racconto che volle dedicare al padre operaio in segno di gratitudine, Una vittima (Trieste 1870) che è appunto ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...