COLLAMARINI, Edoardo (Odoardo Stefano)
Giuseppe Miano
Nacque a Bologna il 13 sett. 1863 da Emilio e da Matilde Cocchi. Compiuti brillantemente gli studi presso l'istituto di belle arti di Bologna, si [...] cattolico, e sulla Gazzetta dell'Emilia, testata di segno opposto. Il giovanissimo C. prese parte alla polemica restauro in vari edifici di Bologna e dell'Emilia furono più o meno informati alle idee descritte: a Parma nel 1904 il C. ricevette ...
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FANOLI (Fanolli), Michele
Clelia Alberici
Nacque a Cittadella (Padova) il 9 luglio 1807 (Cittadella, Arch. parrocchiale, Libro dei battesimi, anni 1799-1818) da Lorenzo e Marianna Venzo. Il padre era [...] imperava il gusto neoclassico e si dava molta importanza al segno, l'ambiente e l'insegnamento erano piuttosto consoni al del modesto e paziente artista. A Londra Fanoli non fu da meno che a Parigi; soltanto in Italia non ebbe guari campo di ...
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CASALI, Andrea
Olivier Michel
Nacque a Roma 17 nov. 1705 da un modesto sarto lucchese, Giovanni Antonio, e da Maddalena Giovanna Luciani, originaria di Fermo nelle Marche. Trascorse un periodo di tirocinio [...] presentemente si trovano in Roma" (Adami).
Il 1740 segnò una svolta nella vita del Casali. Nonostante il successo, al British Museum. L'artista realizzò anche una incisione di Gunilda, meno buona di un'altra dallo stesso soggetto, eseguita da S. F. ...
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DOLCE, Pietro
Giovanna Galante Garrone
Nato a Savigliano (Cuneo) intorno al 1506 (Bonino, 1927, p. 81), iniziò la sua carriera artistica verso il 1530 come miniatore di testi religiosi accanto ai saviglianesi [...] si propone allo stesso D., in una sua fase meno classicamente elaborata rispetto agli affreschi datati 1550, per spiegare dei due piani presentano stretti punti di contatto con il segno graffiato delle illustrazioni a penna del manoscritto La Sphinge ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] a Londra. Prove ulteriori attribuibili più o meno dubitativamente all'artista sono conservate nel Museo Bardini CXI (1980), pp. 119, 122; R. Pistolesi-P. Ricci, Il segno di Venezia nell'architettura forlivese del Quattrocento, in La Piê, 1980, n. 6 ...
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FAVIA, Pietro Maria
Mauro Scionti
Nacque a Bari l'11 sett. 1895, primo di quattro figli, da Giuseppe (1865-1923) e Caterina De Nicolò. Il padre era scalpellino esperto nella lavorazione della pietra [...] formali e spaziali con abile mano, rapidità di segno, gusto raffinato del particolare. E questo mentre contestualmente di estendere la ricerca a tutta la regione o quanto meno ai centri più caratteristici della provincia (Ostuni, 1955; Polignano ...
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LORENZO di Credi (Lorenzo d'Andrea d'Oderigo)
Michele Di Monte
Nacque a Firenze tra il 1456 e il 1460 dall'orafo Andrea d'Oderigo e da una non meglio identificabile monna Lisa.
Non è possibile definire [...] a modelli iconografici consolidati e sotto il segno dell'inevitabile suggestione di ascendenza leonardesca.
Eloquente postuma autentificazione; sempre che non si voglia ammettere la meno verosimile ipotesi che l'autore stesso abbia avuto motivo di ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] al pari dei precedenti, per l'acerbità e la goffaggine del segno, può essere indicato come uno dei primi lavori di Giovanni Antonio. nello stesso verso dell'originale ma con un volatile in meno.
Da un punto di vista tecnico tutte queste incisioni ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] forzosamente abbandonare la scena romana: "e arrivò a tal segno, che molte opere sue furono tenute di mano di facilmente distinguibile rispetto a quella del maestro. Più complesso e meno lineare il rapporto con Valentin de Boulogne che, stando a ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] pp. 19 s.) – si orientarono così su sentieri meno ortodossi, cedendo progressivamente il passo alla fascinazione per poetiche intensificarono le sue collaborazioni con la Revue indépendante, segnate da nuove aperture su Huysmans e Mallarmé (Gotta, ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...