CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] 16). Infine la c. intrecciata (Flechtkufi), con nodi più o meno complessi delle aste, rappresenta l'ultimo espediente in ordine di tempo per rigo di parole o parti di parole; uso di segni di distinzione) e ornamentali.In campo librario si assiste a ...
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GIAN FRANCESCO da Tolmezzo (Giovanni Francesco Dal Zotto)
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore friulano che, come testimonia l'iscrizione apposta nel 1493 a firma degli [...] dalle grandi botteghe venete del Quattrocento - innanzitutto il segno incisivo di Mantegna, quindi l'insegnamento plastico dei per figure dipinte ancor più schematicamente, per colori meno brillanti, panneggi più contorti ed espressioni di un ...
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PIAZZA, Martino
Mauro Pavesi
PIAZZA, Martino. – Nacque con ogni probabilità a Lodi tra il 1475 e il 1480. Suo padre Gian Giacomo, era esponente di una facoltosa famiglia soprannominata dei Toccagni, [...] , pp. 106 s.; Id., in I Piazza, 1989, pp. 169, 279), i cui tratti meno aspri e più tondeggianti, ammessane la paternità comune, potrebbero essere interpretati come segno di una cronologia più tarda. La difficoltà di scandire ad annum questo gruppo di ...
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COPPEDÈ, Gino
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 26 sett. 1866 dall'intagliatore Mariano e da Antonietta Bizzarri; nel capoluogo toscano, dopo i primi studi presso le Scuole pie, frequentò, dal 1884 al [...] di un serio impegno progettuale, se pure il tema meno severo della prova pare autorizzare il C. all'applicazione di riesce a rendere unitaria l'eclettica varietà di queste sale.
Ma il segno dei tempi mutati si avverte, dopo una certa data, anche nell ...
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DA EMPOLI, Iacopo, detto Iacopo Chimenti (o l'Empoli)
M. Adelaide Chiappini Bianchini
Pittore più noto con il cognome Chimenti che è invece nome di battesimo del padre, Chimenti di Girolamo di Michele [...] e il profilo della donna a destra, ma le forme sono meno pungenti, i volumi più sodi e tesi secondo il modo Pontormo su tele nelle quali la composizione è fedelissima al modello nel segno, ma molto diversa nel colore e, soprattutto, nell'atmosfera: ...
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BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] cioè Cristo, sulla croce per noi tutti, per darci un segno del suo amore per noi".Il perduto prototipo doveva già essere della pagina, ingegnosa e persuasiva anche visivamente, e molto meno nella qualità letteraria dei tituli o nel rigore delle ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] hanno precisi punti in comune con l'incisione, anche se qui il segno è molto più duro e il formato verticale comprime il corteo, lasciando spazio cinque santi in adorazione sono tutti, chi più chi meno, in associazione col Carmelo e si ritrovano, con ...
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CORRADINI (Coradini o della Corradina), Bartolomeo, detto fra Carnevale
Arnaldo Bruschi
Figlio di Giovanni e nato probabilmente a Urbino, come si desume da documenti, ne sono ignote le date esatte di [...] C. ad Urbino già nel 1456, e l'avervi rinunciato può esser segno che le sue "molte altre occupazioni", forse per conto del duca Federico alle sue dimensioni di base (m 1, 85, poco meno del doppio delle due tavole accostate); d'altra parte nessun ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] l'a. del periodo classico presenta un cerchio più o meno stretto che si allarga e si rigonfia per incastonare la medesime severe leggi che, a suo tempo, ebbe in Grecia.
Fu segno distintivo delle altissime personalità dello Stato usare l'a. a guisa di ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] cuneiforme ugaritico, vale a dire un sistema di ventinove segni ben adatto alla lingua locale affine al fenicio e all , sono sempre raggruppate ad insulae determinate dalle vie più o meno ortogonali fra loro e che seguono anche l'andamento delle mura ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...