Tomaso Montanari
A Milano il Novecento diventa museo
Il grande neon di Lucio Fontana (1951) che brilla su piazza del Duomo dalla loggia dell’Arengario è una specie di stella cometa che guida verso una [...] sensi appropriato, di un’architettura pubblica di pregio è un ottimo segno. Non è un caso che lo spettatore venga accolto dal Quarto Stato l’unicum di un’opera d’arte; e così, a meno di un mese dall’inaugurazione, questa era oggetto di ripensamenti ...
Leggi Tutto
CAPRIOLI (Capriolo), Aliprando
Bruno Passamani
Incisore di origine trentina - come si desume da alcune opere da lui firmate nelle quali si legge appunto "Tridentinus" - del quale sappiamo solo che operò [...] del Tiziano), alle medaglie. Alcuni ritratti sono più o meno di fantasia, come quello di Ezzolino III. Gli stessi formale e inventiva, accanto a certe durezze di segno; il sapiente uso dei segni e degli incroci per fini pittorici e coloristici, ...
Leggi Tutto
Simone Verde
Il Louvre raddoppia
Un progetto di decentramento culturale in Francia, in una politica di redistribuzione dei beni culturali sul territorio. Un’idea nata con la Rivoluzione francese. Attuata [...] con criterio di contiguità cronologica a illustrare, nel segno della eccellenza, il cammino parallelo delle civiltà. una rotazione integrale dei pezzi esposti. Soltanto per le opere meno importanti, invece, e unicamente per il 20% del totale, ...
Leggi Tutto
Lea Mattarella
Banksy
Il mistero dell’artista-vandalo
Premiato con il Webby award per la sua creatività sulla Rete, il maestro della street art nasconde da decenni la propria identità, strategia di marketing [...] a cercare di capire se sia davvero lui ad aver lasciato lì quel segno. Come il papa sulla vespa apparso a Roma qualche tempo fa: è sconvolti lo stesso. Magari da grandi mangeranno un po’ meno carne degli americani di oggi. D’altra parte è lo ...
Leggi Tutto
DE ROCCHI, Francesco
Maria Flora Giubilei
Figlio di Carlo e di Rosa Morandi, nacque a Saronno (prov. di Varese) il 13 marzo 1902. Frequentò i corsi di A. Alciati e di G. Tallone e si diplomò all'Accademia [...] stato notato in sede critica, non può fare a meno di raccogliere influssi del Cinquecento lombardo e piemontese, della scapigliatura 'avanguardia divisionista, del Nabis. Nel secondo dopoguerra il segno pittorico del D. abbandonò, almeno in parte, la ...
Leggi Tutto
In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori [...] Il m. si dice infine aperto o chiuso a seconda che sia possibile o meno l’entrata o l’uscita di nuovi operatori, sia che ci si riferisca all che per un ordine viene trovato un altro ordine di segno opposto, e quindi un prezzo di equilibrio. In questo ...
Leggi Tutto
Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] fattura dei putti sullo sfondo prospettico mostrando il profondo segno di M. nelle forme anatomiche eroizzate e nell'assorto cupola, lo riplasmò in tutto, e ideò un insieme, meno complesso nella pianta, su cui doveva elevarsi una cupola capace ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] alla prova il fiorentino nella pittura murale, di cui era meno pratico, perché mostrasse i suoi limiti. Questa la versione terrore23.
Ebbrezza di Noè (Genesi 9, 20-27). L’episodio segna il ritorno dell’umanità allo stato di peccato, poiché Cam deride ...
Leggi Tutto
Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] sono quelle che si riscontrano regolarmente nella poesia greca; meno facile è spiegare e provare l’identità tra il e non per pagine. Nell’uso librario il v. è la pagina segnata con un numero pari (nelle arti grafiche volta, in opposizione a bianca ...
Leggi Tutto
Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] Toschi), che hanno portato a individuare nella rielaborazione il segno distintivo della popolarità dei canti, dall’altra alle ora psicologici, ora storici) ed eventuali modificazioni, più o meno lievi, secondo le epoche e gli ambienti; ma c ...
Leggi Tutto
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...