Vedi GIAPPONESE, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GIAPPONESE, Arte
A. Tamburello
Le isole del Giappone hanno avuto sicuramente insediamenti umani sino dall'epoca del Pleistocene; è tuttavia soltanto in relazione [...] in una vita di villaggio meno soggetta a continui spostamenti, segna un'anticipazione di quell'assestamento dell'architettura buddista di quest'età.
Nella scultura, il periodo Asuka segna gli inizî della statuaria in bronzo ed in legno di: soggetto ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Estremo Oriente
Filippo Salviati
La sedentarizzazione e i primi villaggi
In Estremo Oriente i processi che hanno portato alla sedentarizzazione delle comunità [...] fornita di un focolare centrale. Non vi sono, però, segni evidenti di distinzione sociale, che invece emergerà più chiaramente nell si sono rivelate, alla luce degli scavi, più o meno conformi allo schema teorico, anche se spesso la loro ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] che nell'Alto Medioevo finisce con il rappresentare il segno più espressivo del cristianesimo, tanto che proprio in quest contenente le reliquie, monolite o in muratura, sosteneva il piano. Meno diffusi e più tardi sono i tipi "a cofano" e " ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] fu la riorganizzazione della Chiesa del regno franco sotto il segno di Roma.
Sono quindi già evidenti i sintomi basilari della proposte per la ripartizione di questi periodi storici svolgano sempre meno un ruolo di cesura, in quanto inserite in un ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Corinzia
Luigi Caliò
Charles Kaufmann Williams II
William D. E. Coulson
Corinzia
di Luigi Caliò
Per Corinzia si intende la regione nord-orientale dell’Argolide, [...] datate in periodo romano e tardoantico.
L’istmo, largo poco meno di 40 stadi (7,1 km), era attraversato da una 146 a.C., quando il sacco della città, a opera di L. Mummio, segnò l’inizio di un periodo di occupazione che si concluse solo nel 44 a.C. ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] ed Erasmo da Narni detto il Gattamelata.
Che sia o meno da identificare con Giovanni Antenoreo, che insieme con il pittore . Quasi inesistenti gli scambi epistolari con altri umanisti, segno di una dimensione in fondo ristretta ai pochi centri ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] decorativo. La narrazione della genealogia di Cristo (Mt. 1, 18) era segnata da un iniziale ΧΡ decorato che, all'epoca del Libro di Kells, . 9° e 10°, nei quali la decorazione è meno raffinata e di più modesta ampiezza. La decorazione degli ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: caratteri generali
Claudio Tiberi
Caratteri generali
Una meditazione critica di caratteri spaziali limpidamente espressa dagli artefici dell'Atene [...] del conoscere e dell'esistere, ma stagliata contro cieli meno profondi. Si smorza il respiro di spazi aperti, formati V sec. a.C. in Grecia s'avvia una vicenda che, segnati anche noi da una cultura di "pensiero", possiamo naturalmente sentire come ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] Giovanni di Studios. La riforma dell'organizzazione monastica segnò il netto prevalere delle formule cenobitiche, con le concentrate in prevalenza nel katochórion (il settore più basso e forse meno inurbato della città), come per es. il m. di ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] cristiana come espressione di un atteggiamento non meno radicale e di una vocazione missionaria.
Nei raffigurazioni del Battesimo di Cristo e quella del banchetto è posto il segno, tipico dell'astronomo e quindi del sapiente, dell'orologio solare; ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...