Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] della politica legalista della dinastia Qin, era venuta meno l'usanza dell'interpretazione orale dei testi, i , che ha determinato un mutamento nel culto ufficiale di Confucio. Segno del distacco da una lunga tradizione fu l'abolizione degli esami ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] e da Londra, sarebbe stato interpretato come un segno di debolezza.
Era un ragionamento che non teneva dei contemporanei contengono spesso dei ritratti dell'A. o per lo meno note su di lui. Si trovano numerose informazioni sull'uomo, la ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] cui l'uso dell'immaginazione appare tanto più ampio quanto meno si conosceva il personaggio di cui si celebravano i gli uomini - e taumaturgo, capace di compiere miracoli con il segno della croce, in virtù di una potenza acquisita con il digiuno ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] come una sorta di altura color verde, attraversata dai segni schematici delle onde. Nell'Apocalisse di Bamberga (Staats- 1927, p. 21), sembra possa aver suggestionato, più o meno direttamente, il miniatore di un manoscritto della Genesi del sec. 14 ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] grande proprietario. La sua economia pastorale ne portò il segno. Essa consisterà nel distribuire "terre" a buoni disposizione dell'arcivescovo.
La lotta contro le "superstizioni" non fu meno severa: così nel 1583 a Roveredo (nella Val Mesocco) ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] obiettivo finale era la riduzione di tutta la terra sotto il segno del Cristo. Sapeva ormai vicinissimo - così confidò a qualche errori in quelle parti, nelle quali hai dimorato, né meno hai predicato e discorso contro la Fede Cattolica". Venne ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] documenti definiscono cugino o zio del D., vescovo di Segna dal 1590, era stato ucciso in battaglia il 28 che l'odio della Curia papale nei suoi confronti non era venuto meno: con l'abiura avrebbe potuto aspettarsi solo "risa, fischiate, opprobii" ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] la potestà delle chiavi, Cristo dava al Princeps apostolorum un segno della sua stima, anche se in quel caso non intendeva temporale che spirituale e ha potestà "diretta" o quanto meno "indiretta" (Bellarmino). Queste opinioni sono confermate con l' ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] manca una vera e propria sala capitolare, meno importante rispetto alle comunità maschili, e lo Přemysl Ottocaro I (1197-1230), prima badessa del monastero doppio che segnò gli esordi dello stile gotico nella Boemia (Grzibkowski, 1983). La chiesa ...
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Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] il favore del popolo di Roma non era mai venuto meno al papa; soprattutto giocava a suo favore il prestigio tradizionalmente concordia tra le cristianità d'Occidente e d'Oriente nel segno della fede nicena, che in Occidente era stata confermata dopo ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...