Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] la percezione dell’origine di locuzione (a / in torno a) è meno forte; è interessante, però, che la grafia non fusa appaia in diversi dell’uso contemporaneo, per es. in rete, probabile segno, però, di distrazione o di incultura piuttosto che di ...
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Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] società: in molte culture, tagliare i convenevoli è segno di inciviltà e scortesia, in altre è invece indice ., dopo l’identificazione, il riconoscimento e i saluti, uno scambio più o meno esteso di convenevoli:
(7) A: Pronto? Sono Paolo Bianchi.
B: ...
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Le frasi soggettive sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ subordinate, frasi), che corrispondono al soggetto (1) del verbo della frase da cui dipendono (chiamata talvolta frase matrice) e possono [...] rimane, cioè:
(6) sembra un’ottima idea
risulta incompleto, a meno che non lo si intenda come risposta, nel qual caso funziona promessi sposi)
(55) per me quando il morto piange è segno che gli dispiace a morire (Carlo Collodi, Pinocchio).
Tra i ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] devo eventualmente, a quanto pare] farlo
d. vorrei ricevere un tuo segno di assenso
e. domani, andrei [= andavo] al cinema
(3) a introdotte da avverbio] come vorrei andarci!; quanto vorrei farlo!; quanto meno [= ma almeno] ti vorrei con me!
f. [in ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] in toscani come Collodi, Pratesi, Fucini, decisamente meno prevedibile appare la presenza di tracce manzoniane in scrittori n’impipo; disposto sempre all’ubbidienza; fino a questo segno; i capponi di Renzo; impedimenti dirimenti; insegnare la ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] latino, che aveva in più ‹k›, ‹x› e ‹y› e in meno ‹u›, poiché ‹v› rappresentava sia la vocale sia la consonante. In italiano Se non si considera la mancata consapevolezza della distinzione segno-suono, che sarà una conquista piuttosto tarda della ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] disgrazie, dolore), l’ostilità antisemita, o ancora per segnare i complessi rapporti con la maggioranza e con la e nella coscienza ebraica, ha un’accezione negativa) e dell’assai meno benevolo to’eva «abominio» per «chiesa» (edificio), fino alla ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello offerto dalle lettere dell’ con ‹z›, ‹cz› e ‹ç› (per la z sonora) e con altre combinazioni meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] di scrittori esperti, che la adoperano dove sarebbe necessario un altro segno di punteggiatura, come il ➔ punto o il ➔ punto e fece capire e sorrise].
Nelle scritture grammaticalmente meno accorte sono stati notati, nell’ambito della punteggiatura ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] che si presenta caratteristicamente separata dall’antecedente da un segno di punteggiatura forte. L’apposizione grammaticalizzata è spesso filosofica (un’ambiguità che non verrà mai meno); la citazione sarà sostituita nella seconda edizione dal ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....