Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] arco che comprende tutte le sue opere più ispirate, più segnate del sigillo ancora recente, e dolente, d’un pungolo poi, nelle correzioni, a speranze o a espressioni d’affetto meno circoscritte, anche se sempre vi avrà gran parte un animo polemico ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] problema, nel Pascoli, del passaggio da un sistema di segni verbale a un altro, non esclusivamente verbale. L' a quelle pagine, compulsate perché non se ne poteva fare a meno, e con un sentimento crescente di compassione mista a fastidio; e ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] essere non defraudato de' suoi accompagnamenti e cantato da persona meno inesperta», lettera del 16 dicembre 1754). Di più, egli , che ne riportarono l'universale applauso, ed a tal segno, che furono obbligati a replicare con molte recite l'Opera ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] regolari e ordinari doveri, se il mondo, per andare alla meglio o alla meno peggio, abbia bisogno di eroi, in che termini sta il mondo? Precisamente e potenza, in sé e negli effetti, spirituale, da segnare fra le più rare e geniali.
Ben più d’ogni ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] et eccellentissimi autori nuovamente raccolte, in Vinetia, al segno del Pozzo, 1550, appresso Bartolomeo Cesano, cc. la consegna dei fuorusciti, ma presentò l'impostore nella veste non meno squalificante della spia. Tradotto a Berna, il C. non vi ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] è l'espressione e la testimonianza più discreta, non per questo meno decisa. Direi anzi che non c'è opera più parlante della Vita bucolica proprio a chiusura del libro pone sotto l'augusto segno (nonché sotto la tutela di un preciso topos letterario) ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] faccia la Fortuna;
e dà sempre nel brocco a mezzo il segno
sanza pietà, sanza ragione alcuna
La vita ebbe travagliata e agitata 'amicizia affettuosa e un'intelligente ammirazione che non vennero mai meno (XXV, 115; 169; XXVIII, 145-147).
Fino al ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] armato e che hai ordinato ai tuoi soldati di innalzare come segno. Perciò hai anche sentito come Costantino il Grande «in questo sono tra voi, etc.»46.
In questo passo si rileva meno la questione militare, e dunque è facile collocare questi encomi ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] 13 a Napoli.
Il suo andirivieni con Roma non era ancora finito. Meno di due settimane più tardi, il 25 luglio, Ferrante ve lo investitura del Regno, giunse a Napoli.
La missione aveva segnato l’apogeo della sua carriera politica, giacché egli era ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] privato con una preziosa tabacchiera e 200 ducati, in segno di apprezzamento per il Re Teodoro e il Poema tartaro -C. Guarisco, Milano 1964, II, p. 830). E non meno capziosa è risultata anche la nomea di incapacità stilistica (già cucitagli addosso ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...