Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] quasi come una nota deteriore e sul piano morale quasi un segno di futile leggerezza ed atonia, creatrice di bei suoni carezzevoli ma un'opera veramente storica di Romagnosi non c'è e tanto meno una sua scuola storica. In fatto di storia ben poco il ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] scendono a sud degli Appennini gruppi assai nutriti di maestri meno illustri; nei formulari retorici al nome di Bologna si lo capo del Cancro da settentrione enverso lo mezo die. E segno de ciò si è che noi averno considerato spesse volte collo ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] vita di ogni uomo.
b) Vittorio De Sica
Non meno eloquente e aderente è la rappresentazione dei sentimenti degli italiani nei alla Salle Pleyel di Parigi di Ladri di biciclette segnò un avvenimento storico. V'era tutta l'intelligence francese ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] della cultura secentesca, più che di quella settecentesca. Gli scienziati del Settecento ci appaiono più isolati: segno del venir meno della «setta» e di una maggiore individualizzazione della ricerca. Spallanzani sembra combattere da solo le sue ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] sorta di damnatio memoriae ‒ né un puro dato oggettivo, cioè il segno che nei comuni solo questo si è sentito e pensato di Federico ragione per cui la Germania non è solo una parte, più o meno selvatica, del mondo, ma il punto centrale, per cui, come ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] dissipazione dei terrori e delle superstizioni, da lui invertito di segno e spinto alle sue conseguenze estreme, mentre lo aiuta ad une e nelle altre, i passaggi che ci sono parsi meno sostanziali. Così, ad esempio, abbiamo limitato quelle di pura ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] in Terrasanta, senza esitazione, come un buon vassallo non deve venir meno al suo signore nel momento del bisogno (vv. 41-48).
[ a un soggetto 'comico' come l'amore), pur sempre nel segno di una "cultura classica […] piegata a fini politici" (Villa, ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] sigaro in poltrona, in veste da camera e pantofole. 0 per lo meno auto-ironico ci sembra per il semplice fatto che non si crede più volgare. E poi, se si scrive in versi, è segno che il linguaggio ordinario non ci basta ad esprimere certi sentimenti ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] tanto quanto Costantino, che per primo vinse militarmente nel segno della Croce, ha a che fare con Cristo»)94. vii); «ho copiato i documenti più rilevanti in merito all’evento meno spiegabile della nostra era: la conquista di un imperatore romano da ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] legati all’esperienza umana che li caratterizza: vita, morte, attesa, sofferenza, gioia, conversione. Con un quotidiano sempre menosegnato dalla presenza del sacro – ma dove pure, con il Betocchi de La messa disertata, «vive nel Corpus Domini ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...