GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] nitidezza "glittica" del modellato, la dura incisione del segno, la cromia limpida e squillante, che confermano la citazione finale risulta pallido e dimesso, più delicato, ma anche meno vivace.
Alla fase estrema dell'attività del trevigiano dovrebbe ...
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PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] della ricerca di Ponti nel contesto inquieto degli anni che segnarono l’usura del razionalismo e le premonizioni di un cambiamento , Eugenio Soncini, Giuseppe Vaccaro, Carlo Villa).
Non meno emblematico della sua posizione è il libro L’architettura ...
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GUGLIELMI, Gregorio
Enzo Borsellino
Nacque a Roma il 13 dic. 1714 (Mariette). Secondo Pascoli e Mariette fu allievo di F. Trevisani; mentre secondo Stetten (1788) si formò presso S. Conca.
Il G. fu [...] della Neue Bibliothek (1770); sempre in questa fonte, fra le meno ricordate sulla vita del G., si menziona la decorazione, durante il e l'angelo (di cui uno in controparte), sono segno di una complessa e articolata elaborazione progettuale, anche in ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] una inquieta luce temporalesca, decontestualizza e rende meno decifrabili le riprese dalla cultura figurativa romana raggelato plasticismo quella ridondanza e quasi caparbia esuberanza del segno che aveva trovato largo impiego negli esercizi grafici. ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] le figure che hanno movenze stentate da manichini, nel segno duro e marcato che definisce panneggi e fisionomie con esiti 1515 (in particolare nelle quattro Storie della Vergine), mentre meno manifeste sono invece le somiglianze con le opere del terzo ...
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GIMIGNANI, Ludovico
Letizia Lanzetta
Figlio di Giacinto, pittore, e di Cecilia Turchi, nacque a Roma il 19 maggio 1643 e fu tenuto a battesimo da Caterina Tezi, moglie di Gian Lorenzo Bernini, e da [...] l'entourage di marcata derivazione berniniana in senso più o meno stretto. Appare convincente la considerazione fatta da Federico Zeri ( e Pietro d'Alcantara. In essi si individua precipuo il segno lasciato nel G. dalle opere di Paolo Caliari, il ...
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DAVID, Ludovico Antonio
Robert Enggass
Nacque a Lugano il 13 giugno 1648. Le poche notizie sulla sua vita derivano dalle lettere e dal "ristretto" biografico che il D. stesso mandò a P. Orlandi nel [...] " (oggi non reperibile).
A Roma del suo lavoro sopravvive ancora meno. Due belle, grandi tele con l'Adorazione dei magi e l pari", scrive che ha "letto gran parte e goduto a gran segno dei... libro" ed è "rimasto ammirato della fatica fatta, delle ...
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GALLI BIBIENA, Francesco
Anna Coccioli Matroviti
Terzogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, fratello di Ferdinando, nacque il 12 dic. 1659 a Bologna, dove avvenne la sua prima [...] al proprio servizio a Barcellona quando era re di Spagna.
Il 1713 segnò l'anno del rientro in Italia del G. e l'inizio di per la stampa, L'architettura maestra delle arti che la compongono, a meno che non si possa dimostrare (Id., 1992, p. 106) che ...
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GRASSI, Nicola
Michele Di Monte
Nacque a Formeaso di Zuglio, in Carnia, il 7 apr. 1682, terzogenito di Giacomo e Osvalda di Giovanni Paulini, che dopo di lui ebbero altri quattro figli. La famiglia [...] Formosa, dove pagava una pigione di 80 ducati l'anno, segno che le sue condizioni economiche si erano fatte nell'intanto un tra il 1731 e il 1735 si susseguono altre più o meno importanti allogazioni locali, come i due quadri della parrocchiale di ...
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PARMEGGIANI, Tancredi
Davide Lacagnina
– Nacque a Feltre il 25 settembre 1927 da Paolo e Francesca Zallot. Insieme ai fratelli più piccoli Romano e Silvia, trascorse i primi anni di vita a Bologna per [...]
A queste date la pittura di Tancredi risente delle esperienze che avevano segnato la sua formazione e appare ancora incerta fra il primitivismo di un -237), ora alla tessitura di orditi più o meno regolari saturanti la superficie della tela, in cui ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...