EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] espressivi sono infatti dei più semplici, modesti e scoperti: un segno limpido e puro e una miracolosa sensibilità per gli spazî, i la fluidità della linea: ugualmente i suoi panneggi, se pure meno aridi di quelli di Oltos, sono in realtà spogli e ...
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VITRUVIO (Vitruvius Pollio)
S. Ferri
Nella tradizione manoscritta (De Architectura libri decem) il nome è Vitruvius; è detto Vitruvius Pollio nell'adbreviatus liber di M. Cetius Faventinus (di epoca [...] nella sua opera, la quale è dedicata al secondo in segno di ringraziamento e, quasi, di disobbligo per i benefici greci a noi pervenuti e sono testìmoniate soltanto da Vitruvio. A meno che tutto ciò non serva appunto di ingenuo schermo per coprire l ...
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Rinascimento, arte del
Caterina Volpi
L’uomo al centro del mondo
La grandezza del Rinascimento consiste nello spirito di conquista che spinse l’uomo a compiere ricerche e scoperte in tutti i campi del [...] personalità artistiche, il nuovo secolo 16° si apre nel segno di poche e grandissime personalità che sembrano occupare tutta la tocco di psicologia da parte dell’artista.
Assai meno raffinati, anzi per certi versi brutali sono gli apostoli ...
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FILIPPI, Giacomo
Chiara Toschi Cavaliere
Non si conosce il luogo d'origine di questo quadraturista e scenografo, attivo in Ferrara; nacque nel 1688, come risulta dal Liber mortuorum della basilica ferrarese [...] in materiale edilizio, giungendo ad una mistificazione del segno architettonico. D'altra parte, era frequente e apprezzata morte. La nomea dei Filippi come decoratori, si trattasse o meno di membri della stessa famiglia, giunse sino ai primi, anni ...
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GIANNONE, Onofrio
Andreina Ciufo
Nacque nel 1698 a Napoli da Francesco e da Orsola Abate.
Le informazioni sulla sua vita e sulla formazione artistica vennero fornite da B. De Dominici nelle Vite del [...] al De Dominici lasciandogli la libertà di accettarne o meno le indicazioni.
Tra i meriti da ascriversi al G che saranno ammirate nelli secoli avvenire, e ingannano l'occhio a tal segno che paiono vere e non finte come si osserva nella chiesa di S ...
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CINCANI, Benedetto (Benedetto Montagna)
Lucio Grossato
Figlio del pittore vicentino Bartolomeo e di Paola Crescenzio, veiliva chiamato e si firmava Montagna anche lui. Come il padre fu pittore, ma anche [...] con il mutato gusto della pittura veneta. "Il segno perde la sua vita incisiva e si fa indizio essenzialmente chiesa di S. Maria in Va.nzo a Padova. Più o meno improntate allo stesso spirito, ma sempre fiaccamente realizzate, sono le altre ...
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FLABELLO
V.H. Elbern
Oggetto liturgico, derivato dal ventaglio di uso profano, impiegato nelle antiche culture dell'Oriente per offrire ombra, refrigerio e allontanare gli insetti. Il f., poiché agitato [...] o metallo, poteva essere decorato in modi diversi e più o meno riccamente.Nell'Oriente cristiano la prima menzione del f. liturgico (gr entrata del pontefice con ventagli di piume di struzzo, segno di grande dignità. I f. venivano utilizzati con ...
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FAVAI, Gennaro
Rosanna Ruscio
Nacque a Venezia il 7 marzo 1879, dall'antiquario-editore Luigi e dalla nobildonna Teresa Albrizzi. Nel 1900, dopo gli studi secondari, frequentò con scarso successo l'Accademia [...] F. si distinse fin dall'inizio dal suo maestro per una visione meno tenebrosa e fantastica del paesaggio. Con la serie di disegni e maturare uno stile espressivo del tutto originale, dal segno robusto e vigoroso. Da queste esperienze nacquero le ...
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DURA, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Cassano allo Jonio (prov. di Cosenza) il 7 ag. 1805 da Giuseppe e Saveria Conversi, entrambi napoletani. A Napoli, dove si era trasferito già durante la prima [...] Pescatori in riposo e Venditrice ambulante sul lungomare, caratterizzati da "un segno modulato e morbido, non ancora teso nello schema fisso e rigido della litografi, quelle del D. presentano un chiaroscuro meno insistito ed un tratto più sottile, che ...
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RESHEF (rshp; in egiziano vocalizzato ershüp oppure reshpu, rashap)
A. M. Roveri
Divinità cananea-fenicia la cui menzione ricorre in tutta l'area del semitico nord-occidentale, sia in nomi teofori amorrei [...] ad ascia, arma tipicamente siriana. Talvolta lo scudo è sostituito dal segno ῾ankh, simbolo della vita, e la mazza da un arco di un cilindro cipriota attribuito a R. dal Gidseloff; meno incerta è l'iconografia che compare sui sigilli cilindrici.
Bibl ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...