In Un’affollata solitudine. Per una sociologia della lettura (Carocci, 2023), Daniele Garritano si propone un’indagine a partire da «un’interrogazione sulla costruzione di orizzonti di senso, e cioè sulla [...] aumentano mostruosamente la mia realtà, rendendola quasi spaventosa? O, meno impegnative, perché mi voglio tatuare l’incipit di La vita L’interruzione è già nella creazione poetica come il segno del suo essere nel tempo. Verso una sociologia delle ...
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Le letterature nazionali sono simili a specie viventi che mutano e si evolvono in modo diverso a seconda dei contesti e delle epoche e che qualche volta, per puro caso, si estinguono. Come in una specie [...] il singolo più che i molti e per cui in Italia è stato meno decisivo, rispetto ad altre letterature nazionali il ruolo del dramma e del anche che le scritture poste esplicitamente sotto il segno della trascendenza non debbano avere spazio nella storia ...
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Ricordo di aver letto dopo la maturità, durante l’estate del ’64, nei tascabili Mondadori, Le libere donne di Magliano. Mi appassionò la descrizione della follia, del delirio, della vita di quelle donne [...] adolescenza. Quella lettura, quelle suggestioni lasciarono il segno. Forse anche per questo, studente nella facoltà di 'altra realtà dove le emozioni sono più sincere e non meno vive?». Folli impreseNegli anni Settanta del Novecento manifestò la sua ...
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La dimensione onirica ha una serie nutrita di attestazioni sin dall’epica, con varie manifestazioni, la più nota delle quali, probabilmente, è quella evocata nell’Odissea da Penelope (XIX 536-553), che [...] Guidorizzi 2013, p. 127), persiste un approccio non meno serio, che trova un proprio compendio culturale nell’ampia predittivo e per i quali l’autore tenta una casistica di segni da decifrare, una fenomenologia delle forme simboliche oniriche. Fra ...
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La genealogia di Pinocchio posta a cappello del terzo capitolo delle Avventure lascia già intravedere gli interessi onomastici di Collodi, che sono formidabili nei suoi racconti meno famosi.La novelletta [...] sia un uomo giusto, basta a farne fede, fra le altre cose, il suo nome di battesimo. Quando un uomo si chiama Michele è segno manifesto che la Provvidenza divina lo ha voluto mettere sotto le ali di quell’Arcangelo che inventò le bilancie e che viene ...
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Ho frequentato San Vittore a Milano per due anni, dal 1965 al 1967: prima quindi dei moti del ’68 e soprattutto prima della bomba di piazza Fontana (12 dicembre 1969), che segnò per me, e per molti come [...] di quaderno a scacchi contenente le istruzioni (illustrate da un elementare disegno) per vendicarsi di un nemico rischiando il meno possibile: sparargli cioè con precisione assoluta su un ginocchio. Colpire infatti dal ginocchio in su, mi spiegarono ...
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Fabio MoliterniFinzioni meridionali. Il Sud e la letteratura italiana contemporaneaRoma, Carocci, 2024 All’alba zio Pino si aggravò, allora l’ex colonnello prese il coraggio a due mani, si avvicinò per [...] L’esperienza poetica di Vittorio Bodini (cap. 7) pure reca il segno di questa continua tensione tra vita e morte, luce e ombra, individuando costellazioni tematiche e costanti formali non meno che differenze sostanziali, soprattutto rispetto alle ...
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Scrivere in dialettoL’uso del dialetto come risorsa retorica nell’espressione artistica è una consuetudine radicata in Italia sin dal Rinascimento, nella letteratura e nel teatro, sia attraverso la scrittura [...] la propria esistenza, per dialogare in modo più o meno vivace con gli ultrà delle squadre avversarie, nonché per natura grafica: non è facile scrivere in dialetto utilizzando i segni che servono per scrivere l’italiano. Inoltre spesso i tipi ...
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Francesco MercadanteLe parole dell’economia. Viaggio etimologico nel lessico economicoMilano, Il Sole 24 Ore, 2022 «Le parole dell’economia, molto di frequente, fanno anche paura. Anche? Sì, anche, cioè [...] suo costo possiamo chiaramente osservare che in questo caso «segno e predicato sono tangibili» (XVII–XVIII). Se il ne modificano lentamente la forma, pur non potendo fare a meno dell'accoglienza originaria (59).Si prenda tassa: il latino medievale ...
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Michela Murgia era una donna sarda. Entrambe le condizioni sono state decisive per lei non solo in termini esistenziali, ma anche intellettuali e politici. Tuttavia, se il suo impegno nel campo dei diritti [...] della peschiera – un retaggio feudale fuori tempo massimo – segnò in profondità il tessuto sociale della sua comunità di nascita in cui anche la persona più distratta e meno sensibile alle questioni sociali e politiche avrebbe giocoforza assorbito ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di un corpo subiscono per la vicinanza di un...