BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] la questione della successione al trono inglese comportavano. Meno verosimile è invece l'altra ipotesi del Pastè, futuro Innocenzo III. Infatti il ritorno a Roma di Lotario di Segni, al termine degli studi, avvenne sotto il pontificato di Lucio III ...
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BENEDETTO IX, papa
Ovidio Capitani
A Teofilatto, figlio di Alberico III, conte di Tuscolo., terzo di una serie di tre sommi pontefici romani, appartenenti alla famiglia tuscolana - Benedetto VIII (1012-1024) [...] . Maria di Val di Ponte da lui refutato con S. Pietro. Segno indubbio della transazione che dovette esserci, a questo proposito, tra B. voce.
Particolarmente vasta la bibliografia che in maniera più o meno diretta s'interessa alla figura di B. IX; noi ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] aspirazioni più autenticamente riformatrici, essendo "meno legati alle impostazioni tradizionali degli schieramenti , si venne a deliberare anche su questioni importanti, che diedero il segno di una svolta (Azzariti, 1959, p. 25). In particolare due ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] casa di campagna del D. nel tardo autunno dello stesso anno, segnò l'inizio di una collaborazione leale e operosa, destinata a raggiungere il tentativo di scalzarlo dalla sua base popolare o quanto meno di porre su di essa un'ipoteca moderata, e ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] Tivoli e di Imola.
Tornato a Roma, il nuovo papa, in segno di riconoscenza, ma anche di simpatia e fiducia, prima lo nominò C. tenacemente perseguito, di eliminare o quanto meno attenuare al massimo l'eterogeneità delle innumerevoli situazioni ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] (A. fu consacrato il 9 febbr. 772) segnò la riscossa degli avversari della fazione filolongobarda capeggiata da assicurazioni reciproche: di Carlomagno, che non si proponeva di venire comunque meno né alle promesse fatte a S. Pietro, né al patto d ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] palazzo Bonelli al nuovo palazzo (già Caetani) sul Corso segnò una pausa nell'attività musicale, pausa che durò per ma anche un concorrente: il suo stile emiliano, levigato e meno drammatico, venne messo a confronto con il drammatico stile veneziano ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] fu oltraggiato da un gentiluomo romano, ed egli vendicossi, né potendo meno, gli convenne d'abbandonar Roma, né per dieci anni valse ad cortigiana. Dal canto suo, "diede Sua Beatitudine segni di amore, sempre che Gabriello capitò in Roma, ...
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BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] e inesatta (nel 1603 il B. non era ancora abate), non meno di quella che su un altro ritratto recenziore, conservato in Torino al e l'oculatezza nel vaglio dei dati raccolti, segnarono un progresso enorme rispetto alle analoghe opere allora in ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] 'unzione della regina, occulta nel contempo, il segno laico della frammentata saviezza guicciardiniana -, sottoposta, laddove Dante, la Vita nova, la Canzone di Cavalcanti ecc. Quanto meno questi ultimi due accompagnano il C. dal 1562; le postille, ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...