STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] Salomone, Alessandro e Cesare; l'aiuto divino era il segno della provvidenzialità dell'avvento degli Svevi rinforzata dalla nascita del sia per quel che riguarda la scelta dello strumento linguistico latino e della struttura liviana (a Federico II ...
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Palestina
Biladi ("il mio paese")
Uno Stato che non esiste
di Lucio Caracciolo
9 gennaio
Mahmud Abbas, comunemente noto come Abu Mazen, divenuto leader dell'OLP alla morte di Yasser Arafat e candidato [...] Arafat' meriterebbe un'approfondita indagine di taglio linguistico-filologico, dato che spesso corrispondeva all'idioma alternativamente di Gerusalemme e del rientro dei profughi. Il 2000 segnò in qualche modo la fine del processo di pace iniziato ...
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CANCELLERIA DELL'IMPERO
WWalter Koch
Durante il lungo regno di Federico II, si possono distinguere nella struttura della sua cancelleria e nella forma dei relativi documenti almeno tre ampie fasi, che [...] . Se pure l'impiego di sigilli diversi rappresentò il segno tangibile di questa divisione, tuttavia fu attiva un'unica nell'esecuzione di pezzi particolarmente impegnativi sul piano linguistico e stilistico, soprattutto lettere e manifesti, poi era ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] nazionale oppressa e discriminata anche dal punto di vista linguistico e religioso (Pace 2004). I monaci buddhisti dello del sogno di ricomporre i confini sacri della terra promessa, un segno dell’imminente avvento del messia. In tal caso si parla di ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] in tutto simile a quella usata in precedenza dal papato, segno che dinanzi alle evoluzioni socio-istituzionali in atto nei comuni cioè di imporre definizioni e di applicare un quadro linguistico alla realtà trasformando la natura stessa delle liti, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] di Carlo VIII nel 1494: iniziate sotto il segno dell’interruzione della pace, le Historiae di Giovio Folena, L’espressionismo epistolare di Paolo Giovio, in L’espressivismo linguistico nella letteratura italiana, Atti dei convegni lincei, Roma (16-18 ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] 1527. Nella scelta di diventare uomo di chiesa si scorge il segno evidente dell'adesione alla volontà dello zio (Le lettere, XXXII, interessi del Tolomei sono più sbilanciati sul versante linguistico-formale del dibattito sulla lingua di quegli anni, ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] Nonostante il trionfo del malikismo, i secc. XII-XIII segnano anche l'inizio del radicamento del misticismo sunnita (noto come con tempi diversi), l'arabo letterario perse gradualmente il primato linguistico e si affiancò, a un livello più alto di ...
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FRANCHETTI, Augusto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 10 luglio 1840 da Alessandro e Cecilia Marini di Marsiglia.
La famiglia paterna, di antica origine mantovana e di religione israelitica, [...] , che andavano ben oltre l'ambito linguistico e filologico e trattavano problemi attuali, come in Italia. Come pure della sua adesione alla scuola storica positiva è segno la sua costante ricerca di documenti e testimonianze del tempo; metodo da ...
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panslavismo
Termine che denota un complesso eterogeneo di posizioni ideologiche e politiche il cui fulcro unificante consiste nell’affermazione dell’esistenza di una comune identità nazionale dei popoli [...] furono, con i loro studi storiografici, etnografici e linguistico-filologici, il boemo Josef Dobrovský (1753-1829) e (1878). Fuori dai confini dell’impero zarista il p. diede timidi segni di ripresa all’inizio del 20° sec. Due nuovi congressi, il ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...