FACCIO, Rina (Marta Felicina), pseud. Sibilla Aleramo
Lucia Strappini
Nacque il 14 ag. 1876 ad Alessandria, primogenita di Ambrogio e Ernesta Cottino, seguita da due sorelle (Cora, Jolanda) e un fratello [...] certa felicità di risultato, più spesso ferma a una elaborazione troppo scarsa dei materiali tematici e linguistici, sempre comunque sotto il segno chiaramente avvertibile dell'impronta dannunziana, del "D'Annunzio più facile e orecchiabile, fuori da ...
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BREME, Ludovico Pietro Arborio Gattinara dei conti di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino nel giugno 1780 (non 1781) da Ludovico Giuseppe e da Marianna Dal Pozzo dei principi [...] , della libertà e della tirannide e sulla questione linguistica, si presenta quindi come un importante documento storico in noto liberale, mentre spiava in patria e all'estero i segni dell'affermazione del buon senso che "vuol farsi strada qua ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] che si narra di lui in questa occasione. Ricevuto un segno della sua prossima morte, egli tralasciò ogni altra opera per e stilistiche nell'uomo di lettere, così anche le questioni linguistiche e grammaticali ne, Il torto e 'l diritto del Non ...
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BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] alle tipografie locali di non stamparlo. La comparsa del giornale segnò comunque un successo dei socialisti e l'inizio di un la sua coscienza di far parte di un gruppo etnico e linguistico con una propria tradizione, una propria storia, una propria ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] aver servito Luigi XIV come graduato dell'esercito francese. Nel 1681, in segno di apprezzamento, il re inviò al M., accompagnata da stampe d' (p. 1281). Laddove è stato condotto un esame linguistico attento, o si è reso possibile il confronto con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] improba fatica di Davanzati è dovuta a un mero puntiglio linguistico che non ha alcun respiro letterario e culturale (pp. come semplici pezzi. Poi questo materiale «si venne al pesarlo, al segnarlo, al farne monete» (Monete, p. 25; cfr. Cambi, pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] che porta nel suo rifacimento, immediatamente successivo, i segni dell’amicizia interrotta e mai più sanata. Strinse e rimpiangendo come Leon Battista Alberti e Biondo Flavio l’impero linguistico di Roma, il suo interesse per il volgare si limitava, ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] questo è stata ripudiata. La prima, del 29 nov. 1911, segnò un grave insuccesso di pubblico, mentre generalmente favorevole fu il giudizio, della (come nella Paura). Il pastiche linguistico - variamente ripreso nell'espressionismo novecentesco ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] (Stussi 1995: 196). Non mancano tuttavia esempi di segno opposto, in cui alcune forme del più antico fiorentino al., Bologna, il Mulino, pp. 167-201 (poi in Id., Italia linguistica delle origini, a cura di V. Coletti et al., Lecce, Argo, 1996 ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] della letteratura greca, se è debole nell'impianto filologico-linguistico, anche per le avventatezze del C. nel riscontrare o di Stati uniti d'Italia, mentre allora gli altri risguardavano ad altro segno" (ibid., pp. 12, 15, 16). Analogamente in due ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...