CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] espressivi, testimoniata del resto dalla sua incapacità a superare il segno realistico di una figuratività definita tradizionalmente dal disegno e dal contorno. Lo strumento linguistico, seppure ancora gravato da impacci e incertezze nella scelta dei ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] la via onde discese
(Dante, Inf. XIX, 126)
b. Poi fece il segno lor di santa croce;
ond’ei si gittar tutti in su la piaggia:
ed , pp. 55-69.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Rohlfs, Gerhard ...
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DE BIANCHI DOTTULA, Giordano, marchese di Montrone
Rosalba Galvagno
Nacque a Montrone (Bari), feudo del suo casato, il 31 genn. 1775 da Luigi e da Francesca Dottula.
Entrambi i genitori vantavano antiche [...] un lato la formazione intellettuale del D., dall'altro segnò l'inizio della sua attività sociale di letterato: le ed altri illustri, coi quali dibatté su problemi letterario-linguistici e coi quali intrattenne una abbondante e vivace corrispondenza.
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Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e morì a Bologna nel 1912. Alla ricca produzione poetica in italiano, spesso scandita in più edizioni delle stesse raccolte (Myricae 1891, 1892, [...] della poesia.
Da quanto detto sopra, trae origine un’operazione linguistica di cui la critica ha via via distinto diverse componenti. una realtà – umana e lavorativa – in via di sparizione e segno del recupero di «una lingua che più non si sa» ( ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] si riferisce oltre che alle voci straniere anche a fatti linguistici che non seguano la norma; stranierismo, termine già l’invariabilità del sostantivo forestiero è ritenuta essere un segno dell’avvenuto acclimatamento (e per questo è costantemente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli XI e XII la concezione della musica riflette gli importanti cambiamenti avvenuti sia a livello [...] strumenti per tracciare le analogie fra il sistema linguistico verbale e le strutture melodiche musicali, sempre che la melodia, basata su un numero ristretto di formule segnate da un uso appropriato delle cadenze e delle ripetizioni, contribuisce ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] alla vigilia dell’Unità d’Italia. La politica linguistica del nuovo stato unitario emarginò sensibilmente la posizione Regno di Francia fino al Trattato di Utrecht (1713), che segnò il loro passaggio alla sovranità sabauda. Gli abitanti dell’alta Val ...
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Vico, Giovambattista
Mario Fubini
, La critica dantesca del V. si può per certi rispetti ricondurre al movimento arcadico, di cui egli pure fu partecipe, di restaurazione della tradizione letteraria, [...] Gherardo Degli Angioli sull'amore per D. di quel giovane amico, segno sicuro di vocazione poetica: " Voi con un gusto austero, poesia, indipendentemente dal suo valore di monumento storico e linguistico: " Il terzo riguardo perché è Dante da leggersi ...
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simbolo
Fiorangela Oneroso
Nell’ambito della psicoanalisi si parla di simbolo nel senso di una produzione dell’inconscio. Esso è inteso originariamente da Sigmund Freud come la rappresentazione manifesta [...] da cui il latino symbolon. Con questo termine si indica un segno, un’immagine o un oggetto che ne rappresenta un altro con alle acquisizioni della linguistica strutturale di Ferdinand de Saussure, il s. è essenzialmente linguistico (la parola), ed ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’interno del programma di rinnovamento letterario della Pléiade, fondato sull’incontro [...] colto di assimilazione dei classici, per arricchire il tessuto linguistico e tematico di forme e ritmi sempre diversi e di della potenza creatrice, il macrocosmo si riempie così dei segni particolari che testimoniano la presenza del divino, e il ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...