GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] tipica di Guittone d'Arezzo e dei guittoniani.
Se è vero che l'autoreferenzialità del dettato poetico è il segnodi un' , a cura di F. Arese, Roma-Napoli-Città di Castello 1955, p. 93; L. Spitzer, Una questione dipunteggiatura in un sonetto di G. da ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] di storia letteraria sia in quelli di teoria e metodo critico - era segnodi mente che non amava indugi sul già assodato, di gusto per la sobrietà e la misura, di sul piano ecdotico: non modificare la punteggiatura, portandola a modi a noi più ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] di titoli come Nel segnodi Roma di G. Brignone o Romolo e Remo di S. Corbucci - a conferire un minimo di attendibilità di fuoco, fiamme e boati che funge da vera e propria punteggiatura drammaturgica) diventa involontariamente il segnale di ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] 425-438. Sull'Orthographia, R. Sabbadini, Spogli ambrosiani latini, in Studi ital. di filol. classica, XI (1903), pp. 362-376; A. Roncaglia, Note sulla punteggiatura medievale e il segnodi parentesi, in Lingua nostra, III (1941), pp. 6-9; A. Campana ...
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PIAGGIA, Carlo Valeriano
Francesco Surdich
PIAGGIA, Carlo Valeriano. – Nacque nel 1827 a Badia di Cantignano, nel Comune di Capannori (Lucca), da Pietro, un mugnaio, e da Jacopa Marraccini. Era il terzogenito [...] il re Tombo, che lo aveva accolto donandogli denti d’elefante, donne e perfino figli in segnodi amicizia. Compì anche diversi viaggi di esplorazione nel territorio che lo ospitava, i cui percorsi sono ricostruibili attraverso le carte realizzate da ...
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GRIFFIO (Grifi, Griffi, Gryphe), Giovanni
Paolo Tinti
Secondo le note genealogiche del Follini, il G. nacque, forse a Lione, intorno al 1518 e la stessa data si desume dall'Elenco di stampatori e librari [...] Collaborazione tematica fu anche quella con B. Costantini, editore al segnodi S. Giorgio, per la pubblicazione - postuma - delle opere ", come impeccabili cioè nelle scelte relative alla punteggiatura.
Sulla marca tipografico-editoriale del G., che ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] Pasterla. Il C. l'ha trascritto rispettando "l'ortografia eccezion fatta per la punteggiatura" e limitando la correzione al minimo, laddove i "segnidi croce" indicano i "luoghi" affetti da "irreparabile corrutione" o, per sua "inscientia ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] vita e gloria e per toccare gli alti destini che le sono segnati deve giungere, a parer nostro: I. La completa obliterazione della di dinamizzare il discorso musicale (si veda l'alternarsi dei 3/4 a 6/8, ecc., che costituisce una punteggiatura agile ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] di Francesco Petrarca (1501) e le Terze rime di Dante Alighieri (1502).
Nelle edizioni in caratteri latini non meno rilevanti furono le innovazioni nella punteggiatura contribuì anche un sapiente uso disegni che rendevano facilmente riconoscibili le ...
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APRONIANO ASTERIO, Flavio Turcio Rufio
Claudio Leonardi
Visse a Roma verso la fine del sec. V; discendeva da una famiglia i cui membri avevano ricoperto alte cariche politiche: L. Turcio Secondo aveva [...] che anche qui vi è unito, certo la punteggiatura e le correzioni, sono autografe. È qunque possibile di uno stesso segno linguistico. Oltre a ciò, l'opera vera e propria di emendatore, che risulta piuttosto vasta, evidentemente sulla scorta di ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...