La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] l’attualità e le mode linguistiche, intese come segnodi nuovi intendimenti e comportamenti che volgevano verso la modernità punteggiatura come strumento di articolazione melodica e ritmica, la sintassi dialogica ma, soprattutto, la frequenza di ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segnodi interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] vera senza semplicità, e che l’enfiare le gote è segnodi gonfiezza o nell’idea o nel sentimento; così punteggiando ), Prontuario dipunteggiatura, Roma - Bari, Laterza.
Mortara Garavelli, Bice (a cura di) (2008), Storia della punteggiatura in Europa ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] al petto avea, ma anche reduci i pensier’ vaghi). Questo segno, però, non si diffuse facilmente.
Il Cinquecento, secolo della in Antonelli, Giuseppe et al., Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma - Bari, Laterza ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] isolatamente 9 poteva stare per cum; è uno dei più antichi segnidi abbreviazione, già presente tra gli esempi raccolti dal grammatico Valerio , Hoepli.
Mortara Garavelli, Bice (20045), Prontuario dipunteggiatura, Roma-Bari, Laterza (1a ed. 2003).
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] segnodi onorificenza per la persona (o in certi casi per la cosa) menzionata prende il nome di maiuscola di rispetto, reverenziale o di Dall’Ottocento a oggi, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] italiano, nella grafia (i caratteri capitali delle lettere; l’indicazione delle date in numeri romani; l’assenza dipunteggiatura; la resa con l’unico segno «V» sia della ‹v› sia dalla ‹u›, abbandonata del tutto solo in anni recenti), nella sintassi ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] separare tali entità con una virgola. Le unità parentetiche, invece, sono di necessità delimitate da segnidipunteggiatura, perché la loro autonomia, oltre che intonativa, è sintattica.
Nel parlato l’unità parentetica è segnalata dall’➔intonazione ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] uno stacco più blando, quando si tratti di evidenziare la posizione parentetica in un periodo già affollato di occorrenze di virgole (ibid.).
È classificato da Catach (19962) tra i «segnidipunteggiatura della parola», in quanto interviene tra due ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] o un’allusione, o lasciare sottintesa una parte del significato.
I puntini sospensivi appartengono al gruppo disegnidi ➔ punteggiatura, come parentesi, lineette e virgolette, il cui uso è definito in termini metalinguistici (cfr. Lepschy & ...
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Il punto e virgola è un segnodi interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] punto e virgola, dunque, non è semplicemente il segno intermedio tra la virgola e il punto. Non lo è stato più da quando la punteggiatura, con l’invenzione della stampa, ha progressivamente cessato di essere commisurata alle pause respiratorie e ha ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...