Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] Garavelli 1979: 47)
In questo caso, la sequenza temporale e tematica delle informazioni chiederebbe almeno un segnodi interpunzione forte (➔ punteggiatura; ➔ punto) prima della participiale arrivato a casa da soldato.
Come già mostrano in parte gli ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] segnodi ciò che riproduce; dall'altro, organizzata in serie, diventa segno una seconda volta, all'interno di una continuità discorsiva che implica di fatto l'esistenza didi codici specifici (i movimenti di macchina, la cosiddetta punteggiatura ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] linea ‘orizzontale’ giustappositiva; notevole ricorso allo stile nominale e agli incisi. Poco curato l’uso dei segnidipunteggiatura, improntato a una marcatezza che riflette il parlato, e spesso anomalo per l’omissione della virgola o la sua errata ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] tipica di Guittone d'Arezzo e dei guittoniani.
Se è vero che l'autoreferenzialità del dettato poetico è il segnodi un' , a cura di F. Arese, Roma-Napoli-Città di Castello 1955, p. 93; L. Spitzer, Una questione dipunteggiatura in un sonetto di G. da ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] l’attualità e le mode linguistiche, intese come segnodi nuovi intendimenti e comportamenti che volgevano verso la modernità punteggiatura come strumento di articolazione melodica e ritmica, la sintassi dialogica ma, soprattutto, la frequenza di ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segnodi interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] vera senza semplicità, e che l’enfiare le gote è segnodi gonfiezza o nell’idea o nel sentimento; così punteggiando ), Prontuario dipunteggiatura, Roma - Bari, Laterza.
Mortara Garavelli, Bice (a cura di) (2008), Storia della punteggiatura in Europa ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] al petto avea, ma anche reduci i pensier’ vaghi). Questo segno, però, non si diffuse facilmente.
Il Cinquecento, secolo della in Antonelli, Giuseppe et al., Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma - Bari, Laterza ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] isolatamente 9 poteva stare per cum; è uno dei più antichi segnidi abbreviazione, già presente tra gli esempi raccolti dal grammatico Valerio , Hoepli.
Mortara Garavelli, Bice (20045), Prontuario dipunteggiatura, Roma-Bari, Laterza (1a ed. 2003).
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biblioteche
Marilena Maniaci
La memoria del sapere
La parola biblioteca fa venire in mente, oggi come in passato, cose molto diverse: da un piccolo scaffale sufficiente a contenere le letture personali [...] un'attività impegnativa: su rotoli e codici le parole erano scritte in una successione continua, senza suddivisioni né segnidipunteggiatura, e per decifrare il testo risultava più comodo sillabarlo ad alta voce (anche se esistevano persone capaci ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] segnodi onorificenza per la persona (o in certi casi per la cosa) menzionata prende il nome di maiuscola di rispetto, reverenziale o di Dall’Ottocento a oggi, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...