PARLER
B. Schock Werner
Famiglia di architetti e scultori attivi nella seconda metà del Trecento in Germania, Boemia, Austria, Svizzera e anche Italia (Schock-Werner, 1978). L'aggettivo 'parleriano' [...] occidentale del castello della città, realizzata però solo all'epoca del re Venceslao IV (1361-1419). Nel duomo di S. Vito egli proseguì l'operato di Mathieu d'Arras, ma senza segnare una brusca cesura nei confronti del progetto precedente, quanto ...
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GIANNICOLA di Paolo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Paolo di maestro Giovanni, agiato barbiere e cerusico, e di una possidente di terreni originaria della vicina Deruta, nacque a Perugia (e non a [...] morbido modellato delle figure, di memoria leonardesca, che è il segno più tangibile della svolta impressa pala, tra cui due Angeli in legno scolpito, un paliotto e una croce. Nel 1520 gli vennero allogati due affreschi in S. Maria Maggiore a ...
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TEODOLINDA
S. Lusuardi Siena
Principessa bavara figlia del duca Garibaldo e nipote del re longobardo Wacone per parte di madre (Walderata), discendente dalla stirpe regia dei Letingi, vissuta tra il [...] religiosa e politica della popolazione longobarda e di quella italica. Segno tangibile dell'indirizzo religioso intrapreso ma l'identificazione non è affatto provata, con il reliquiario della Vera Croce di Adaloaldo, in oro e niello (Monza, Mus. del ...
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CASALI, Andrea
Olivier Michel
Nacque a Roma 17 nov. 1705 da un modesto sarto lucchese, Giovanni Antonio, e da Maddalena Giovanna Luciani, originaria di Fermo nelle Marche. Trascorse un periodo di tirocinio [...] e vinse il secondo premio della seconda classe. Il suo successo fu rapido, e la croce di cavaliere ricevuta da Benedetto che presentemente si trovano in Roma" (Adami).
Il 1740 segnò una svolta nella vita del Casali. Nonostante il successo, ...
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FERRUCCI, Francesco (detto Francesco di Simone)
Sandro Bellesi
Figlio di Simone di Nanni e di Nanna, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1437 (Fabriczy, 1908). Iniziato allo studio della scultura dapprima [...] S. Croce a Firenze d'arte, II (1903), pp. 25-32; G.Urbini, Iltabernacolo dell'olio santo nella chiesa di S. Maria di Monteluce, fuor di Perugia, 119, 122; R. Pistolesi-P. Ricci, Il segno di Venezia nell'architettura forlivese del Quattrocento, in La ...
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FAVIA, Pietro Maria
Mauro Scionti
Nacque a Bari l'11 sett. 1895, primo di quattro figli, da Giuseppe (1865-1923) e Caterina De Nicolò. Il padre era scalpellino esperto nella lavorazione della pietra [...] medaglia di bronzo (1918), croce al merito (1919) e più tardi coi titoli di cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia (1925).
formali e spaziali con abile mano, rapidità di segno, gusto raffinato del particolare. E questo mentre contestualmente ...
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GIROLAMO di Giovanni da Camerino
Paola Mercurelli Salari
Non è nota la data di nascita di questo pittore originario di Camerino. Il più antico documento sulla sua attività è un affresco raffigurante [...] entro il 1458 da Piero Della Francesca nel primo grande riquadro con Storie della Vera Croce in S. Francesco ad Arezzo del Quattrocento marchigiano, Fabriano 1997, p. 156; M. Minardi, Sotto il segno di Piero: il caso di G. di G. e un episodio di ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] realtà la nitidezza "glittica" del modellato, la dura incisione del segno, la cromia limpida e squillante, che confermano la citazione di , forse nella cappella di S. Giovanni, oppure in quella della S. Croce (Nepi Scirè, p. 32 n. 16). I santi, ...
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COSTANTINO I (C. Flavius Valerius Constantinus)
D. Faccenna*
Figlio di Costanzo I Cloro e di Elena, nato a Naisso (Mesia) il 27 febbraio del 280 circa, Augusto dal 306, morto nel 337. Detto anche C. [...] anno 312 segna una data importante anche nella ritrattistica costantiniana. I concetti di maestà, del bello e dell'eroico, (Cedrenus, i, p. 564, 4) o insieme ad Elena, sostenenti ambedue la croce (v. anche Cedrenus, i, p. 564, 2; p. 564, 20) oppure ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] figure che hanno movenze stentate da manichini, nel segno duro e marcato che definisce panneggi e fisionomie D. ricompare in un cartiglio a destra sulla parete absidale della chiesa di S.Croce di Naro (Gravedona), con l'iscrizione: "Sigismundus De ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...