GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] emulare il genere di vita dell'aristocrazia signorile.In tale contesto il g. diveniva segno-insegna di potere, di ricchezza 109-126; D. Fairchild Ruggles, I giardini con pianta a croce nel Mediterraneo islamico e il loro significato, ivi, pp. 143- ...
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Anatolia
C. Barsanti
(gr. ᾽Ανατολή)
L'Asia Minore, corrispondente grosso modo al territorio asiatico della Rep. di Turchia, iniziò a essere denominata A. (᾽Ανατολή, sinonimo di Oriente) solo a partire [...] al tavolato interno. I confini orientali sono segnati dall'altopiano armeno.
All'incrocio delle grandi strade che collegavano l'Europa all Smirne, di Efeso e di altre città della Lidia. I crociati, che viaggiavano lungo l'antica strada militare alla ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] a. (tesoro di Phela). Una o entrambe le facce dellecroci erano decorate da iscrizioni dedicatorie e/o figure. I ventagli a Qadar Khān come segno d'onore e generosità" (al-Gardīzī, Kitāb-i Zayn ul-Akhbār).Vari altri usi dell'a. vengono testimoniati ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] (1197-1230), prima badessa del monastero doppio che segnò gli esordi dello stile gotico nella Boemia (Grzibkowski, 1983). La chiesa mediterranei il tipo a navata unica, con copertura a crociere ogivali e cappelle tra i contrafforti, conclusa da un' ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] per questa via a segnare di sé i futuri sviluppi dell'arte europea.Un gusto analogo ritorna nel ciborio della basilica di S. francescano lo scelse per la grandiosa ricostruzione della chiesa di Santa Croce a Firenze, decisa intorno agli anni novanta ...
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CATALOGNA
N. de Dalmases
(catalano Catalunya; Catalania, Cataluign, Catalonia nei docc. medievali)
Regione della Spagna nordorientale, suddivisa nelle prov. di Lérida, Tarragona, Gerona e Barcellona, [...] più importanti vanno menzionate: la crocedella Collegiata di Vilabertran (Alt Empordà), la croce-reliquiario dell'arcivescovo Giovanni d'Aragona (Toledo, tesoro della cattedrale), il tabernacolo della cattedrale di Barcellona, il calice-ostensorio ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] nuova congiuntura economico-sociale italiana ormai segnata dall'innescarsi del boom economico e della produzione nella (e per la) società Titolo di Cavaliere di Gran Croce, conferito dal presidente della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] fu E. Persico, giovane intellettuale crociano giunto da Napoli a Torino nel 1927, propugnatore dell'"unità e […] continuità ideale tra le circolarità, quasi di armonia cosmica, ottenuta con un segno grasso, esteso.
Una menzione a parte merita la ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] nomina a pittore della Camera apostolica con diritto di succedere a Giuseppe Passeri, nel 1708; la croce di cavaliere conferitagli al G. un diamante del valore di oltre 200 doppie, in segno di piena soddisfazione. Per lo stesso Polignac, con il quale ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] Compostela, Santiago 1993.M. Durliat
Il p. è un segno per tutta la tradizione medievale e per comprenderlo non serve qui secc. 11° e 12°, o nel 13°, dunque al tempo dellecrociate, e infine ancora dopo. Si dovrebbe anche aprire un capitolo diverso ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...