che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] Petrocchi invece, con l'interpunzione da noi riprodotta, interpreta vegna / ne l'imagine mia (CXVI 16); parlare d'alcuno non si può che il parladore non lodi o rende quello; Pd VI 82 Ma ciò che 'l segno che parlar mi face / fatto avea prima; e Pg ...
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Cina. I primi imperi: l'archeologia delle dinastie Qin e Han
Roberto Ciarla
Victor H. Mair
Marcello Orioli
Xiaoneng Yang
Yan Sun
Wang Dadao
Filippo Salviati
Maria Carlotta Romano
Zhang Zengqi
I [...] rinvenute nella tomba. Il testo, che non presenta segni di interpunzione, tratta di un certo Dan il quale, essendo di giada di varie misure, legate fra loro con 1100 g di filo d'oro. A parte quelle utilizzate per le suole, le piastre più grandi ( ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] a l'improviso il ciel si discolora, - e fregiando d'argento il campo oscuro - con le stelle la luna ecco morbo, e perché non si può segnare un limite ai prodigi che un temperamento ritoccato in molti luoghi l'interpunzione, per rendere più agevole ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] in visibilio, ho dato un altro governo all'ortografia, all'interpunzione, al periodo. Ho accusato con una virgola (già l'ho il registro dei dodicimila segnatid'ogni tribù d'Israele, che forma il corpo dell'Epistola alla Messa d'Ognissanti (Apoc. 7, ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] l'universale applauso, ed a tal segno, che furono obbligati a replicare con con una sorta di rada interpunzione di accordi e cadenze esalta la passione sia rinforzato dall'orchestra, se ogni sorta d'arme, per così dire, assalga il cuore ad un tempo ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] Pd VI 57 Cesare per voler di Roma il [il segno dell'aquila] tolle (e dovrà intendersi " del popolo d'interpungere dopo aere e di riferire dal voler portate ad anime, ricavabile dal v. 80 e anaforicamente ripreso dal cotali del v. 85; interpunzione ...
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come (com o com'; como; con)
Mario Medici
La forma ‛ como ' è usata da D. solo due volte, in rima, nella Commedia, precisamente in If XXIV 112 E qual è quel che cade, e non sa como, e Pg XXIII 36 Chi [...] quando uno medico donasse a uno cavaliere scritti li Aphorismi d'Ipocràs; e tra altri casi ancora: VIII 9, 38, XIII 89. Con diversa interpunzione, che comunque non modifica il come te basso e vile / mostrava il segno che lì si discerne!; Pd XIV 77 Oh ...
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Gentile e Bruno
Simonetta Bassi
In un saggio del 1977 sugli studi bruniani di Giovanni Gentile, Antonio Corsano sottolinea, in modo particolare, la riflessione sulla religione di Giordano Bruno (1548-1600) [...] Bruno; mutare l’interpunzione che risulta «quasi rifatta secondo l’uso di oggi» abbondando nei segni, perché «una limite insormontabile al di là del quale vi è anche «la ragione d’essere della vita umana, che è pure la sorgente della fede religiosa» ...
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porre (ponere; pres. indic. I plur. anche ponemo; imperf. indic. I plur. ponavam; pres. cong. anche pognamo e, in rima, pogna [cfr. Parodi, Lingua 258]; al pass. rem. la consueta alternanza, ora dittongato, [...] dice il Petrocchi (cfr. tutta la nota ad l.), soprattutto per l'interpunzione dopo segno (questione che tuttavia non tocca il valore di pongon). Il Porena propone d'intendere segno per " figura, immagine ", e di leggere porgono per pongono: " Avremo ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] falsa l'attribuzione al B. di una Epitome Titi Livi (M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, p. 502), su cui cfr. A. Azzoni, op. segno di parentesi, in Lingua nostra, III (1941), pp. 6-9; A. Campana, Trattati umanistici sulla interpunzione: ...
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interpunzione
interpunzióne s. f. [dal lat. interpunctio -onis; v. interpungere]. – 1. L’operazione, il modo, il sistema di separare (sinon. punteggiatura), in un testo scritto, i periodi, i membri di periodo, i varî elementi della proposizione...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...