Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] la scoperta del microscopio e l’avvento del metodo sperimentale segnarono l’inizio di una nuova e feconda era per le la conoscenza scientifica disponibile in merito alla sua efficacia clinica, alla sua sicurezza d’uso e ai suoi meccanismi ...
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Tecnologia
George Bugliarello
Luciano Gallino
di George Bugliarello, Luciano Gallino
TECNOLOGIA
Tecnologia di George Bugliarello
sommario: 1. La tecnologia come fenomeno. a) Introduzione. b) L'evoluzione [...] in un quadro unitario, in vista di un intervento clinico che consideri il paziente nella sua interezza piuttosto che come tal senso. Ad onta dei tanti episodi locali di segno contrario, le piccole minoranze che propongono modelli di vita ...
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Chimica
Luciano Caglioti
Roger Parsons
Arnaldo Liberti e Guido Saini
La chimica nella società contemporanea,
di Luciano Caglioti
SOMMARIO: 1 Introduzione. 2. Un po' di storia. 3. La chimica come punto [...] un primo salto quantitativo: si passa da dieci a cento milioni, segno che la relativa abbondanza di alimenti ‛prodotti' (e non più analizzare rapidamente sostanze di grande interesse biologico e clinico. La determinazione di tali specie con i metodi ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] lente che durano pochi secondi, localizzate alla metà posteriore degli emisferi, in qualche caso non associate a segniclinici.
Le sincopi possono essere sintomatiche (da affezione cardiaca, respiratoria, epatica, renale, ecc.) o essenziali (sincopi ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] guerra mondiale a 8,7, ma in seguito ha segnato una recrudescenza progressiva: nel 1970 raggiunge 33 morti per 7%; per quanto riguarda l'evento morboso terminale, la percentuale di diagnosi cliniche sbagliate era, nel 1944, del 35,7% e nel 1974 del ...
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Feto
Ermelando V. Cosmi
Juan Piazze
Erich Cosmi jr. e Renata Gaddini De Benedetti
Si definisce feto (dal latino fetus, formato dalla stessa radice di fecundus e femina) il prodotto del concepimento [...] di odore sui generis. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, l'infezione intrauterina non mostra alcun segno o sintomo clinico (infezione occulta). I batteri più comunemente coinvolti sono quelli presenti nella normale flora vaginale (Escherichia ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] e finalizzando la terapia.
Il tumore può assumere quattro forme cliniche: 1) melanoma a diffusione superficiale (60-70% dei casi questo caso la dermatosi è l'equivalente di ciò che produce segno (o cicatrice) e - nella sua apparente negatività - può ...
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Erotismo
Mario Cagossi e Bruno Callieri e Gabriella Turnaturi
Nel concetto di erotismo (dal latino tardo eroticus, a sua volta da ἔρος, "amore") si compendia ciò che attiene alla vita amorosa degli [...] ha mai dato motivo di fondatezza a tale idea.
Il concetto clinico di erotomania ('follia dell'amore casto') si deve, nell' R. Barthes, trasforma l'interazione in una "regione paradisiaca dei segni sottili e clandestini: è come una festa, non dei sensi ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] . Mentre Bleuler descrive l'autismo come segno secondario della sindrome schizofrenica, Minkowski attribuisce una serie di casi differenti per singolarità sintomatica da altri quadri clinici conosciuti: bambini, dai due ai dieci anni d'età, chiusi ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...