Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] o esclusiva (per es., m. di Bornholm); al segnoclinico più saliente; all’agente o al momento eziologico fondamentale.
di ricerca in campo biomedico, ha aperto un Centro di ricerche cliniche per le m. rare.
Diritto
M. del lavoratore
Con tale ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] . Tenendo conto che nel Regno Unito circa il 10% di pazienti con variante MCJ hanno donato sangue prima di sviluppare segniclinici di malattia e che in Francia 3 pazienti su 21 erano donatori di sangue, è possibile che la trasmissione interumana ...
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Amminoacido, di formula H2NCONH(CH2)3CH(NH2)COOH. Negli organismi animali, la c. è uno dei termini del ciclo dell’urea, nel quale si origina per addizione nucleofila dell’ornitina al carbammilfosfato. [...] metabolica congenita, da accumulo nel sangue di c., dovuta a carenza dell’enzima arginino-succinicosintetasi. Causa ritardo mentale e insufficienza epatica. Segnoclinico fondamentale è l’aumento dell’eliminazione urinaria di c. ( citrullinuria). ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] di foci istologici di malignità in individui non selezionati (per es. nel materiale autoptico di soggetti senza segniclinici di neoplasia), tali foci dovrebbero essere trovati in numero maggiore di quanto prevedibile dalla specifica incidenza delle ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] dentale drena spontaneamente all'esterno sulla mucosa o nel fornice gengivale e l'infezione si cronicizza, residuando come unico segnoclinico una fistola che comunica direttamente con l'apice del dente interessato e da cui fuoriescono pus e liquido ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] generale e una febbre capricciosa; nella seconda si potevano, invece, osservare espettorazioni purulente e ottenere un segnoclinico preciso con l'auscultazione dei tipici 'rumori', conseguenza della liquefazione dei tubercoli. Dal punto di vista ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] sulla base di cinque parametri: frequenza cardiaca, attività respiratoria, tono muscolare, eccitabilità riflessa, colorito cutaneo. A ogni segnoclinico viene attribuito un punteggio da 0 a 2 e l'indice totale si ottiene sommando i vari punteggi. La ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] vero e proprio e il genoma materno eserciti un’influenza di segno opposto.
I topi transgenici sono l’esempio più noto di tra il progresso scientifico e il suo impatto a livello clinico spesso non è diretto e immediato.
La neurofibromatosi di tipo ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] quelli per individuare l’abilità alla guida o al tiro a segno; b) le prove di riconoscimento, nelle quali dopo aver concetto, i fenomeni di amnesia retrograda che sono stati osservati in clinica in seguito a un elettroshock, a un trauma cranico o ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...