La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Ulrich Tröhler
L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Oggi la chirurgia [...] si costituì in Germania (1872), dove la pratica clinica, l'insegnamento e la ricerca erano riuniti nei dipartimenti " (Küster 1901, p. 438). Un'affermazione simile aveva segnato settant'anni prima il raggiungimento del culmine di un periodo di ...
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Procreazione assistita
Jacques Testart
Paola Meli
Francesco D'Agostino
Per procreazione assistita si intende qualsiasi procedura messa in atto per facilitare l'incontro dello spermatozoo con l'ovulo, [...] In quest'ambito Edwards ha avanzato la proposta più 'clinica': ottenere gemelli (con la scissione dello zigote) per personali, cioè affettivi, psicologici, sociali e giuridici, di segno propriamente umano; nella coppia si realizza sempre e comunque l ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] compensare o riparare. Detta angoscia, nella teoria freudiana, segna la fine del complesso edipico.
Altre forme d’angoscia La depressione stuporosa è interpretata dai più come la manifestazione clinica in cui sfociano le altre forme di melanconia. In ...
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I segnali elettrici e magnetici
Francesco Figura e Paolo Rossini
Le naturali attività fisiologiche dell'organismo umano, e animale più in generale, sono mediate dai campi fisici, che sono riferibili [...] puntiformi aventi carica elettrica di uguale entità ma di segno opposto. Nel fronte di depolarizzazione, ciascun dipolo è di profondità è invece il metodo più usato nella diagnostica clinica. Essa viene eseguita con ago-elettrodi che possono essere ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] laiche sulla fine della vita. L'arte di morire è segnata dal pluralismo culturale.
Vita e morte
La morte è inevitabile ma pratiche mediche che celano la morte, la rendono un fatto clinico e, soprattutto, la prevengono. Il risultato di tali pratiche ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] pancreas. Due anni più tardi, la suora francescana Mary J. Dempsey, capoinfermiera alla Mayo Clinic, notò che un nodulo all'ombelico costituiva un segno prognostico negativo in quanto indice della presenza di una neoplasia occulta (il dato fu poi ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] loro cause e di indicare per ciascuna specie sintomi e segni caratteristici e "un metodo di cura appropriato e stabile". più di dieci anni e aver così raccolto 163 cartelle cliniche.
Una sorta di analisi protostatistica delle terapie era condotta in ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] , palpazione del polso, percussione dello sterno, ecc.) per cercare di individuare segni idonei alla diagnosi clinica della lesione.
Più orientate in senso clinico furono le ricerche sulle malattie cardiache del bolognese Ippolito Francesco Albertini ...
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Igiene
Augusto Panà
Anna Spinaci
Luigi Frighi
L'igiene, dal greco ὑγιεινή (sottinteso τέχνη), "salubre, che giova alla salute", è un ramo della medicina che si occupa della salvaguardia e del miglioramento [...] chimiche tossiche, quali i metalli, e sostanze organiche, segno di inquinamento da liquami. L'unica traccia azotata ammessa nelle inglese J. Rees, uno dei fondatori della Tavistock clinic di Londra. La federazione si costituì come organo permanente ...
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Francesco D'Agostino
Procreazione assistita
Un altro modo di procreare: la scienza può sostituirsi alla natura?
La prospettiva bioetica
di Francesco D'Agostino
21 giugno
Il Senato, dopo un acceso dibattito [...] trasformazione dell'Homo sapiens in Homo faber, costituiscono il segno di un'alterazione della stessa identità dell'uomo. Secondo regionale i dati relativi alla composizione dello staff clinico, la denominazione del centro o dell'istituto, il ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...