Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una [...] trasformazione seguita dal sistema. La memoria di Clausius segnò la definitiva affermazione della concezione cinetica del c. paraffina, forni alla Bier ecc.).
Colpo di c. Quadro clinico causato dall’azione in tutto l’organismo di temperature elevate. ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] ; tumori; processi infiammatori o glossiti).
L’esame clinico riveste grande importanza in medicina interna per la notevole cifre (le cifre 0 1 2 ... 9), così gli infiniti segni di una l. sono combinazioni con disposizione di un numero relativamente ...
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sforzo Impegno di forze fisiche e psichiche che superi per entità o durata i limiti di una normale attività.
Ecologia
S. riproduttivo L’energia investita da ciascun genitore nella produzione della progenie, [...] e 3 lo stesso segno, l’indicatrice non può che essere un ellissoide; se due delle tensioni principali hanno segno opposto, si ha invece alcune lombalgie ecc.).
Da un punto di vista puramente clinico, talvolta lo s. agisce come momento rivelatore di ...
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Sigla di positron emission tomography, metodica della medicina nucleare che permette di ottenere immagini di distribuzione tridimensionale della radioattività all’interno di una sezione corporea, recuperando [...] la stessa massa e carica di un elettrone, ma segno opposto, positivo), prodotti mediante un ciclotrone (v. fig metabolismo del miocardio rappresenta un altro dei campi di applicazione clinica della PET. Il glucosio e gli acidi grassi liberi ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] grado di malignità, si riesce quasi sempre a ottenere una remissione clinica parziale o completa, che in genere però non è protratta nel compaiono in corso di infezione HIV, talvolta come primo segno di AIDS. Le attuali terapie dell'infezione da HIV ...
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PSICHIATRIA (XXVIII, p. 446)
Lucio BINI
La psichiatria non ha subìto, durante e dopo la seconda Guerra mondiale, sostanziali modifiche di indirizzi e di nosologia. Solo le nuove terapie: la leucotomia [...] identifica dalla visione di macchie di varî colori) per il quale si sono create lunghe liste di segni indicati come specifici per varie forme cliniche; 3) il test di Bender della forma visivo-motoria, che studia il livello di integrazioni della ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] di svuotamento e il disturbo di a. incontrollata siano quadri clinici vicini fra loro e che altrettanto lo siano l'anoressia nervosa cui è affidata un'ulteriore mutazione: da malattia a segno, da segno a linguaggio, da parola a enigma.
Esiti
Il ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] per 'fase preclinica della demenza' si intende un periodo di malattia che precede l'insorgenza di sintomi e segniclinici. Esistono in letteratura numerose categorie utilizzate per definire questa fase di transizione, ma l'espressione più utilizzata ...
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In medicina, il termine d. indica il complesso di atti − sia conoscitivi che valutativi − necessari a pervenire alla diagnosi, ossia a identificare il quadro clinico presentato da un paziente con una o [...] rischi diagnostici.
Nel suo procedimento tipico, la d. comprende le seguenti fasi: a) raccolta degli elementi clinici (sintomi e segni); b) formulazione delle ipotesi diagnostiche preliminari; c) controllo, mediante la scelta e l'esecuzione di ...
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NERVOSO, SISTEMA (XXIV, p. 609)
Vittorio Challiol
Fisiopatologia. - La fisiopatologia del lobo frontale (v. cervello, IX, p. 829) negli ultimi anni ha maggiormente accentrato le ricerche di numerosi [...] espressione di una reazione neuro-allergica. Dal punto di vista clinico, o, più esattamente, sintomatologico, L. Bini (1945) riduce sia dimostrata sicuramente inefficace e in cui i segni obiettivi di patimento midollare o radicolare siano gravi ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...