CABELLA, Cesare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 2 febbr. 1807 da Giovanni, commerciante di stoffe, e da Vittorina Parodi, figlia di Cesare Parodi, avvocato e docente di diritto commerciale nell'ateneo [...] una inquietudine di cui la nevrastenia rappresentava l'aspetto clinico, ma che trovava radici profonde nel sempre risorgente sollevava: lo stato d'assedio proclamato da La Marmora segnava la fine dell'armonia precariamente raggiunta da genovesi e ...
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psicoanalisi
Simona Argentieri
La psicoanalisi è al tempo stesso una teoria psicologica, un metodo di indagine sul funzionamento della mente normale e patologica e una prassi terapeutica. I tre livelli [...] sia la differenza tra aggressività e distruttività. Sul terreno clinico, l’analisi delle vicissitudini della sessualità nel corso dello particolarmente della neurobiologia e della neurofisiologia. Un segno tangibile di tale nuova era è l’enorme ...
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CORSINI, Andrea Ferdinando
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque a Firenze il 15 aprile del 1875 da Egidio e da Creusa Giuseppina Rossi; dopo gli studi secondari s'iscrisse alla facoltà [...] 1900, le lezioni di C. W. H. Nothnagel e frequentò le cliniche viennesi. Tornato in Firenze, fu prima (1900-1902)assistente presso l' augurio per il futuro della disciplina e della nuova Rivista, segnò invece, forse, l'inizio di una lenta decadenza, ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] presso l'Istituto di igiene diretto da R. Koch e frequentò le lezioni cliniche di K.C.A. Gerhardt e di E.V. von Leyden. Ottenuto di vari periodici: Lo Sperimentale, Salsomaggiore termale, Segno, e ne fondò altri: Borelli, Archivio trimestrale ...
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GIGANTE, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Roma il 27 nov. 1911 da Gaetano, medico, e da Maria Concetta Perrone di San Martino.
Nella famiglia Gigante, di antiche origini siciliane, era saldamente radicata [...] assistente retribuito e poi incaricato supplente presso l'istituto di clinica medica generale e terapia medica dell'Università di Genova diretto ], pp. 77-152).
L'incontro col Di Guglielmo segnò l'inizio della formazione citologica del G.: le lunghe ...
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FASIANI, Gian Maria
Mario Crespi
Nato a Garessio, in provincia di Cuneo, da Annibale e da Battistina Randone il 4 dic. 1887, studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, ove fu allievo del [...] Roma s. d., pp. 167-210, con L. Gallone).
Il settore della clinica chirurgica che il F. coltivò con la più grande passione, e del quale è innovatrice dello statunitense H. W. Cushing segnò l'inizio della moderna neurochirurgia: profondo conoscitore ...
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TOMITANO, Bernardino
Maria Teresa Girardi
– Nacque nel 1517 a Padova, dove trascorse tutta la vita, figlio forse primogenito di Donato.
La sua era un’illustre famiglia originaria di Feltre, che annovera [...] ’attività poetica, di preferenza in latino, avvenne dunque nel segno della fedeltà e dell’amore di Tomitano per la Repubblica veneziana città si rivolsero a Tomitano, la cui fama di ottimo clinico aveva varcato i confini di Padova, per una consulenza: ...
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sogno
Simona Argentieri
Il sogno è l’attività di rappresentazione intrapsichica che si svolge durante il sonno, costituita da sensazioni, percezioni, emozioni, contenuti ideativi prevalentemente visivi. [...] Per es., non è detto che un s. di un funerale sia un segno luttuoso, se non è accompagnato da un sentimento depressivo; così come un s del sogno
L’impalcatura teorica classica e l’operare clinico psicoanalitico sui s. sono stati spesso criticati con ...
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VALLI, Romolo
Paolo Puppa
– Nacque il 7 febbraio 1925 a Reggio Emilia, ultimo di tre figli (un fratello poi ginecologo e l’altro architetto), da Giuseppe, ingegnere civile, e da Matilde Mazzelli.
Dal [...] amoroso, e intanto venne coinvolto nelle prime produzione teatrali della RAI. Al Piccolo, lasciò il segno nel cinico chirurgo alla moda in Un caso clinico di Dino Buzzati nel 1953 e, l’anno successivo, nel giornalista di provincia sagomato alla ...
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ERBA, Carlo
Simonetta Nicolini
Figlio di Luigi e di Giuditta Ripamonti, nacque a Milano il 5 genn. 1884; zio del padre era l'industriale Carlo Erba. Dopo aver intrapreso gli studi privatamente (1892), [...] di Roma (aprile-maggio 1914) va intesa come segno del divario ormai creatosi tra il modo di operare Rossi Lecce, Roma 1983; G. Belloli, Centenario di C. E., in Rassegna clinico scientifica, LX (1984), pp. 705.; C. E. e Milano (catal.), Milano ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...