Morte cerebrale e coma
Carlo Alberto Defanti
Gli stati di sonno, coma e morte sono accomunati dal fatto che in tutti e tre è assente la coscienza. In una prospettiva strettamente clinica, può essere [...] encefaliche. In essi non vi era più alcun segno di attività cerebrale, mentre persistevano la respirazione (assistita dal ventilatore meccanico) e la circolazione. Si trattava di un quadro clinico mai osservato prima, in quanto in precedenza erano ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] anziano, Rufo di Efeso (I sec. d.C.), un insigne clinico cui non si può attribuire alcuna scuola particolare. Anche di questo autore nuovi compendi generali, che erano già di per sé segno di una grande vivacità intellettuale, si accompagnava una ricca ...
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Fisiologia
Bernardino Fantini
La fisiologia è la scienza che indaga le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali, e mira a conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano [...] la storia della biologia e della medicina, e il ruolo di 'segno vitale' per eccellenza, che distingue la vita dalla morte, è origine alla medicina di laboratorio, o laboratorio clinico.
Particolare importanza riveste il principio di conservazione ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] durata plurisecolare del fenomeno. Adottando un approccio clinico-neurologico, considera poi l'isteria una nevrosi nell''arco isterico', postura considerata dagli esorcisti segno inequivocabile di possessione diabolica. Memore della plurisecolare ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] delle modificazioni biochimiche, fisiche, sierologiche, batteriologiche che caratterizzano un determinato stato patologico; sindrome clinica, insieme dei soli segniclinici che si osservano nel corso di una condizione patologica (il confronto tra i ...
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MONACO, Vincenzo
Paolo Melis
– Nacque a Roma il 20 luglio 1911 da Edoardo e da Alda Pettinati, appena un anno dopo il fratello Pietro. L’ambiente familiare – borghesia piemontese di solida cultura scientifica [...] nuovi palazzi postali a Roma (1933) e Nuovo ospedale clinico di Modena (1934).
Successivamente alla laurea, nel 1935 l’architettura e l’ingegneria italiane della fine degli anni Cinquanta segnarono uno dei momenti più alti anche per l’immagine del ...
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Malinconia
Eugenio Borgna
Bruno Callieri
Anita Sama
La malinconia, l'antica 'melancolia' (dal greco μελαγχολία, composto di μέλας, "nero", e χολή, "bile") è uno stato d'animo caratterizzato da tristezza [...] all'addome. L'espressione più intensa e straziante di una malinconia clinica si ha quando, a causa di essa, non è più natura e sul carattere degli uomini nati sotto il loro segno. I trattati di fisiognomia e di astrologia svolgono i principi ...
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LUCIANI, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 nov. 1840 da Serafino e da Aurora Vecchi, sorella dello scrittore e patriota Candido Augusto. Allievo inizialmente di un maestro privato [...] l'evolversi della "vita sana" e delle "funzioni morbose desunte dalla clinica" elevandole "a dignità di vera scienza".
Durante gli anni del corso medica Pinali dell'Università di Padova), segnò l'inizio del rinnovamento e della modernizzazione ...
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psicopatologia
Luigi Scoppola
Nel corso del Novecento diversi sono stati gli approcci con cui è stata affrontata la sofferenza mentale. A partire dal vertice fenomenologico di Karl T. Jaspers, la psicopatologia [...] una propria evoluzione storica: a partire da una descrizione clinica del contenuto psichiatrico si è mossa verso una più attenta . La p. moderna guarda al sintomo come a un segno che indica un differente modo di elaborare le esperienze. Normalità ...
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MEDEA, Eugenio
Giuseppe Armocida
– Nacque a Varese il 4 ott. 1873 da Tranquillo e Bice De Vincenti, sorella dello psichiatra Angelo e figlia di una sorella di Serafino Biffi, altro illustre psichiatra [...] Un caso di polineurite d’origine tossica probabilmente anilinica. Osservazioni cliniche ed anatomopatologiche, in Boll. della Soc. medico-chirurgica di in Joseph Babinski: nel centenario della descrizione del segno, Pavia 1996, pp. 48-56; G. Armocida ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...