Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] del cinema sembra contenere nel proprio grembo, quasi con i segni di un oroscopo, il Novecento nell'intera sua complessità: bisogni qualche definibile e sicuro precedente di cultura, modelli linguistici da sfruttare o altro di simile. L'unico ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] qualche anno dopo, in Italia e negli Stati Uniti, a segnare un'epoca. Il concetto tutto europeo di film d'arte ‒ M. Chion, C. Gorbman. A partire da un noto modello linguistico questi autori individuano, sia pure con numerosi distinguo, due livelli: m ...
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Portogallo
Simona Fina
Cinematografia
Fino agli anni Ottanta (quando si è raggiunto un ritmo di produzione più regolare) in P. il cinema ha visto alternarsi periodi di quasi completa inattività ad altri [...] miti del fado e dei toreri, Os fidalgos da casa mourisca (1938), che segnò l'esordio di Arthur Duarte, A Rosa do adro (1938) di Chianca de in linea con le coeve esperienze europee di rinnovamento linguistico. Con Acto de primavera (1963) Oliveira si ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] di andare oltre l'analogia stessa, considerando la valenza linguistica dell'i. filmica. L'ingresso dell'i. nel assenza dei contenuti visibili e di virtualità. È quindi segnata dalla presenza di una configurazione visiva e dall'assenza degli ...
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Hong Kong
Alberto Pezzotta
Cinematografia
Occupata da forze inglesi nel 1841 durante la guerra dell'oppio e colonia britannica dal 1843 al 1° luglio 1997, in seguito regione amministrativa speciale [...] storico all'opera cantonese. Ma il rinnovamento linguistico investì soprattutto le arti marziali: in quegli tutto autonomi. Due autori dotati di poetiche riconoscibili e opposte di segno. Il prolifico Chang Che (di cui si ricordano in particolare Du ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] vita; da allora il suo destino si giocò sotto il segno della lirica, qualunque argomento sarà da lui affrontato en L’interesse per i giovani contadini era sempre stato sessuale oltre che linguistico: le gite in bicicletta e le sagre erano i luoghi di ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] di dodici minuti tratto dal dramma di S. Marble, segnò l'apice delle sue capacità creative ed ebbe un effetto P. per la Edison si possono individuare novità sul piano estetico e linguistico. What happened in the tunnel (1903) è uno dei primi film ...
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Pastrone, Giovanni
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico, nato ad Asti il 13 settembre 1883 e morto a Torino il 27 giugno 1959. Tra i maggiori pionieri e sperimentatori del cinema muto, [...] America. Tornato in Italia, riuscì poi a mettere a segno un colpo da maestro ingaggiando il grande attore teatrale Ermete Zacconi ma anche perché il film apportò tali e tante innovazioni linguistiche nell'uso della macchina da presa (furono cinque i ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] più cerca di farsi testimone fedele e passivo dei fatti, tanto più deve accettare d'essere anche un oggetto linguistico, o un complesso di segni, e dunque, rispetto a quei fatti, un'illustrazione e un filtro. Di qui il frequente utilizzo di riprese ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] in questa esplorazione fanno riferimento al campo delle scienze del simbolico, e in particolare alla linguistica; concetti tradizionali come segno, o nozioni inedite come codice, sintagma ecc. appaiono meglio definiti. In secondo luogo l'analisi ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...