Vicino Oriente antico. Metallurgia
Marcella Frangipane
Nicolò Marchetti
Metallurgia
Le origini della metallurgia
di Marcella Frangipane
La metallurgia ha, nel Vicino Oriente, origini antichissime, [...] e sociale e dalla comparsa di un nuovo gruppo linguistico, gli Amorrei, risorgono potenti città che controllano vasti lavorati a sbalzo.
L’epoca che va dal 1600 al 1175 segna l’apice delle relazioni internazionali, con continui scambi non soltanto di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L'amministrazione
Aldo Sandulli
La rinascita degli studi amministrativi nel secondo dopoguerra
Rispetto al ventennio fascista, l’età repubblicana segnò una profonda cesura costituzionale, nel senso [...] serie di eventi, intervenuti nei primi anni Cinquanta, segnò il passaggio a un periodo di rinascita per la tradizionale chiusura, dell’approccio provinciale e, soprattutto, del gap linguistico. Si tratta di un problema con il quale la scienza ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] , il Machiavello et la theologia del Chrisostomo et Agostino", segno di tempi già mutati, e mettendosi subito a insegnare greco Manzani della Crusca del '95. L'attività filologica e linguistica volta a restaurare e interpretare il testo di Dante e ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] e che fu presente all’evento in veste di mediatore linguistico tra Gentile e Heidegger. Rifletteva il giudizio di Antoni un Vi è un punto in cui questa presunta comunanza nel segno della dissoluzione dell’hegelismo pare rivelarsi in maniera netta, ed ...
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Accanimento terapeutico
Sandro Spinsanti
Accanimento, futilità: due percorsidi riflessione
Il problema di porre alcuni limiti a ciò che la medicina può fare a beneficio di un malato, prolungando la [...] vita in condizioni che a un certo punto cambiano di segno fino a diventare una condanna a vivere, peggiore del morire, è comune a tutta la pratica nuova etica medica nella maggior parte degli ambiti linguistici ha ricevuto un nome nuovo: bioetica (a ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] Magonza, cancelliere di Federico Barbarossa, si distingue una lingua "apulica" e una "longobardica". Segno della coscienza della differenza linguistica tra Italia settentrionale e meridionale o dell'esistenza di due varietà sopraregionali?
Secondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto mercantile
Francesco Migliorino
Un nuovo Medioevo del diritto?
Mondi globali tracciano l’orizzonte del nostro tempo storico. Con la nostalgia di un centro perduto per sempre, la condizione postmoderna [...] vocabolario giuridico dell’Europa continentale, in un diverso contesto linguistico (e culturale) evoca più il lento e continuo sedimentarsi le consuete rubriche de bancheriis et mercatoribus sono segno di un’insistita, paterna preoccupazione per i ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] Salerno o, meno probabilmente, a Sorrento, attorno al 1410, sotto il segno dell'Ariete, come ricorda egli stesso nel Novellino (a cura di A. . Dietro le continue professioni di insufficienza linguistica e di rozzezza espressiva si intravvede chiaro ...
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La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] che mi permetto di ricordare: «In quanto è simbolo e segno, l’espressione prosastica non è parola, come per un altro d’arte» scrive B. Croce (Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, 19286, p. 29). Se questo è vero si attenua ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] contemporaneo-attuale
La filosofia del d. contemporanea è fortemente segnata dall’impresa teorica intentata da H. Kelsen e dai suoi la sintesi di due fattori inseparabili, l’enunciato linguistico del legislatore e la sua interpretazione da parte ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...