L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] cittadine come i comuni fanno sì che il volgare segni il passo ovunque. A Firenze, ovviamente, meno che altrove. Grazie a una precoce consapevolezza del nesso tra successo politico e splendore linguistico, l’attenzione al volgare a Firenze non viene ...
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Vicino Oriente antico. Storiografia
Mario Liverani
Alfonso Archi
Giovanni Garbini
Storiografia
Mesopotamia: caratteri generali
di Mario Liverani
Storiografia e celebrazione regia
Nella Mesopotamia [...] una fase di antico ordine, nel subentrare poi di una crisi segnata da abusi e da scorrettezze, cui mette fine la riforma regia fu designata con la parola tolēdot 'generazioni', calco linguistico dal greco genealogikà, che costituiva il titolo delle ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] ‛sintattica', nella ‛semiotica' intesa come ‛teoria generale dei segni e dei linguaggi' - studia il linguaggio a prescindere dal modello non è definibile in esso. Le gerarchie linguistiche in linguaggi e metalinguaggi rivelano la propria inerenza ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] intesa come lo stato più elevato attingibile da un popolo non segna la fine del processo; è essa stessa un momento processuale, la formazione dei popoli, cioè di comunità etniche e linguistiche che, acquistando coscienza della loro unità di razza e ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] della cultura (il neorealismo ha lasciato il suo segno, portando alla luce anche la multiforme realtà regionale della lingua italiana), e risente negativamente del nuovo clima di scambi linguistici e culturali che le migrazioni interne impongono ai ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] qahal o a 'edah in ebraico. In questo contesto linguistico e nel contesto socio-religioso del tempo la parola indicherebbe aveva già subito il martirio, ma l'oscurità del detto di Gesù è segno della sua antichità. Era arrivata l'ora di cui P. si era ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] come riassorbito nella figura ed il panneggio sulle gambe è segnato solo con un sommario schema di solchi a triangolo col Passato, V, 1950, p. 5 ss. Per gli Italici in senso linguistico: G. Devoto, Gli antichi Italici, 2a ed., Firenze 1951. Sulla ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] due successivi trascorsero senza che la Cronica desse apprezzabili segni di vita. Per questi tre secoli non si Bari 1973, pp. 102-107; G. Folena, Filologia testuale e storia linguistica, in Studi e problemi di critica testuale, Bologna 1961, pp. 29 ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Gentile del 1923, ma le cui grandi linee avrebbero segnato la scuola italiana, in particolare il liceo, anche molto , 68). Anche i pettegolezzi sono tradotti in una veste linguistica impeccabile, nutrita di buone letture: «Giacché sono a parlare ...
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Questo contributo ricostruisce brevemente la vicenda storico-politica delle regioni e delle province a statuto speciale, le loro esperienze e il loro significato autonomistici. Si offre, da un lato, una [...] Novanta, infatti, nell’isola si diffondono movimenti e liste elettorali nel segno del ‘sicilianismo’ (P. Violante, Sicilia (in)Felix, in che giunge fino alla «possibilità di ricorso costituzionale per gruppi linguistici (art. 56, 2° co.)» (F. Palermo, ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...