Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’equilibrio non è una caratteristica insita nelle economie monetarie di produzione, ma [...] a dispetto della loro apparente simmetria sotto il profilo linguistico, sono due fenomeni abbastanza diversi.
Se la parola inflazione americani con politiche fiscali e monetarie di segno espansivo innalzando il livello della spesa pubblica e ...
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lessico e formazione delle parole
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
L’insieme sempre mutevole dei vocaboli di una lingua
Il lessico è il complesso di tutte le parole che le persone usano per comunicare [...] origine straniera che entrano nel lessico italiano. Il prestito linguistico, però, è diverso dal prestito di denaro: la nonostante i prestiti da altre lingue, che sono comunque un segno di vitalità del lessico, l’italiano continuerà a godere di ...
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MENNA, Filiberto
Edoardo Piersensini
– Nacque a Salerno l’11 nov. 1926 da Alfonso, funzionario comunale, poi sindaco, e da Gemma Giuliano. Conseguita la maturità classica nel liceo T. Tasso della città [...] sistema della pittura, fondato esclusivamente sulle relazioni sintattiche dei segni all’interno del quadro e non sulla rispondenza degli enunciati , di una moderna concezione dell’arte intesa come struttura linguistica.
Il M. morì a Roma il 6 febbr. ...
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TANZI, Carlo Antonio Maria
Renato Martinoni
– Nacque a Milano nel 1710, discendente – ricordò il suo primo biografo, Giuseppe Parini (Elogio) – «d’un antica, e già cospicua famiglia» (in C.A. Tanzi, [...] Azzate 1984), impresa collettiva insieme giocosa e polemica che segnò l’avvio di un ventennio, ricco di stimoli e contesa intorno al dialetto milanese: G.B. Salinari, Una polemica linguistica a Milano nel sec. XVIII, in Cultura neolatina, IV-V ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Volto a ovviare ingiuste discriminazioni e a evitare offese verso determinate categorie, [...] PC ha veramente mutato, e senza troppi traumi, gli usi linguistici. È sempre più frequente, quando si fanno esempi generali, il diritto alla libertà di parola. Questo ha prodotto intolleranze di segno opposto, per cui si mette sotto accusa, come PC, ...
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SALVIONI, Carlo
Sergio Lubello
– Terzogenito di quattro figli, nacque a Bellinzona il 3 marzo 1858 da Carlo, proprietario di una tipografia e libreria, e da Martina Borsa.
Durante gli anni liceali (si [...] del socialismo e anarchismo europeo.
Dopo quattro anni segnati dalla morte dei figli e dalla malattia della moglie . Gli scritti di Salvioni sono stati riuniti, da ultimo, in Scritti linguistici, a cura di M. Loporcaro et al., I-V, Locarno 2008 ...
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Grafologia
Giovanni Gurisatti
La grafologia (termine introdotto dall'abate francese J.-H. Michon nel 1868, dal greco γράϕω, "scrivere", e λόγος, "discorso") è la scienza che indaga la genesi e le forme [...] configurazione materiale, dunque non nel suo senso linguistico, si manifestino tratti dell'interiorità individuale di chi ). La sua teoria dei 'segni fissi' suppone un'identità statico-causale fra singolo segno grafico specifico e singola qualità ...
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FERMI, Stefano
Piero Treves
Nacque a Piacenza l'8 maggio 1879, da Emesto e Giulia Baldini, di impiegatizia e modesta famiglia caorsana. Vinto un posto gratuito di liceista presso i Signori della missione [...] nel caso dell'anglornane Magalotti, di una insufficiente preparazione linguistico-culturale del F. per ciò che attiene l' ambiente letterario britannico sul finire del sec. XVII. È significativo segno di matura autocritica, d'altronde, che il F. non ...
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SERRAO, Achille
Gabriele Scalessa
– Nacque a Roma il 20 ottobre 1936 da Vincenzo, dipendente dell’Istituto Luce e nativo di Caivano, e da Marianna Giovine, casalinga di Secondigliano. Ebbe due fratelli [...] a stampa nel 1983 per le Edizioni dell’Ateneo. Il volume segnò l’inizio dell’attività critica di Serrao, che nel 1984 tenne , in cui riandava alle ragioni della sua ‘svolta’ linguistica. Si occupò, inoltre, della traduzione dei testi campani compresi ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] la consapevolezza del carattere convenzionale e non naturale delle denominazioni con cui una lingua inquadra l’esperienza. Che i segnilinguistici in rapporto ai loro possibili referenti siano νόμῳ, «in forza di legge», si fa chiaro in Democrito e in ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...