FRANCHETTI, Augusto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 10 luglio 1840 da Alessandro e Cecilia Marini di Marsiglia.
La famiglia paterna, di antica origine mantovana e di religione israelitica, [...] , che andavano ben oltre l'ambito linguistico e filologico e trattavano problemi attuali, come in Italia. Come pure della sua adesione alla scuola storica positiva è segno la sua costante ricerca di documenti e testimonianze del tempo; metodo da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prosa latina umanistica recupera i generi letterari antichi e li rilancia nel [...] segno di un’imitazione dei classici il più possibile fedele ai modelli. Ma oltre all’adesione all’eredità classica, intento , tecnici ed eruditi dedicati a tutte le branche delle scienze linguistico-retoriche e in cui, in modo e a livello diverso, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera musicale di Igor Stravinskij per un trentennio circa si identifica con i principali [...] in un momento cruciale per la storia della Russia, che segna la fine dell’epoca delle grandi riforme e dei romanzi di militare – i quali sono assunti però entro un contesto linguistico-musicale che fa uso delle conquiste armoniche, melodiche e ...
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NOVELLI, Gastone
Paola Bonani
– Nacque a Vienna il 1° agosto 1925, primogenito di Ivan, addetto militare presso l’ambasciata italiana, e della nobildonna austriaca Margherita Mayer von Ketchendorf.
Poco [...] a livello nazionale e internazionale, di quel rinnovamento linguistico che condusse un’intera generazione di artisti a non si adopera mai e Alzabestemmia del 1958, in cui densi segni neri si alternano a macchie e colature di colore, sovente disposti ...
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SPRETI, Desiderio
Leardo Mascanzoni
– Nacque a Ravenna nel 1414 da un certo Desiderio Spreti (dottore in legge e successivamente ecclesiastico dopo la vedovanza, appartenente a una famiglia aristocratica [...] è il recupero di modelli classicheggianti, anche dal punto di vista linguistico, di cui Biondo Flavio è sicuramente il primo ispiratore, e altrettanto chiara è la volontà di segnare una cesura formale e sostanziale con il passato. Adottando un latino ...
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ruina
Nicoló Mineo
Vocabolo di forma latineggiante che vale principalmente " caduta ", " rovina " di qualcosa, in genere di materiali petrosi. Sembra riferirsi a edifici in If XI 36 Morte per forza [...] opportuno chiarirne natura e origine. La difficoltà di ordine linguistico in verità non ci sembra decisiva, ché, a , che vede nel comportamento dei lussuriosi dinanzi al dirupo il segno dell'angoscia e del rimorso al ricordo della passione di Cristo ...
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PASSARELLI, Vincenzo
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Vincenzo. – Nacque a Roma il 29 settembre 1904, figlio di Tullio (1869-1941), ingegnere, fondatore dello Studio Passarelli che a Roma ha accompagnato [...] secondo settennio del programma INA-Casa e, nel segno delle collaborazioni tra protagonisti della cultura architettonica romana
Negli anni Settanta, proprio a partire da un uso linguistico dei sistemi costruttivi, in un periodo di rallentamento dell’ ...
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NOVELLI, Augusto
Valeria Guarna
NOVELLI, Augusto (Antonio). – Nacque a Firenze il 16 gennaio 1866, primogenito di Lodovico, falegname, e di Elisa Casini.
Ebbe formazione da autodidatta, poiché le disagiate [...] cui fu testata e confermata la validità della scelta linguistica del dialetto, nelle scene sia drammatiche sia comiche (1930).
Nel gennaio 1910 la vita di Novelli fu tragicamente segnata dal suicidio della moglie. La verve comica perse subito di ...
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Vedi GORDION dell'anno: 1960 - 1994
GORDION (v. vol. III, p. 978 e S 1970, p. 49, s.v. Anatolia)
G. K. Sams
Nel 1950 l'Università di Pennsylvania diede inizio a un programma di scavi, durato fino al [...] a G. non possa essere documentata dal punto di vista linguistico prima della fine dell'VIII sec., il fatto che nei più ricco al corpus dell'antica scrittura frigia.
Dopo la distruzione che segnò la fine dell'età di Mida, la cittadella di G. rimase ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] Fabrica..., s. v. Ferrara) è forse soltanto un segno di deferenza ed omaggio verso il famoso predicatore e consigliere questi materiali sono indice, nel D., di una curiosità linguistica e di un gusto originariamente più eterogeneo di quello bembesco ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...