Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] infatti l'inauguratore più autorevole di quell'ambiguo gusto linguistico, barbaro tra romantico e classico, in nome del quale nel volgare. E poi, se si scrive in versi, è segno che il linguaggio ordinario non ci basta ad esprimere certi sentimenti, ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] Patria meglio definita d’Europa. In altre terre segnate con limiti più incerti o interrotti, possono insorgere 17-40.
A. Castellani, Quanti erano gli italofoni nel 1861?, «Studi Linguistici Italiani», 1982, 1.
F. Chabod, L’idea di nazione, Laterza ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] Carlo VIII in Italia, alla fine del XV secolo, segnò definitivamente la perdita della funzione di potere universale dell’impero della veridicità del Constitutum, ma anche da quello linguistico, caratterizzato da una nuova veemenza antiprotestante e ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] – La voce di Dio (1920), I puri di cuore (1923), Il segno della croce (1926) – e in particolare Il trono dei poveri (1928), 1916) e Allegria di naufragi (1919). Qui la contrazione linguistica, la parola scarnificata che – dal bianco delle pause agli ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] di opposizioni come quelli tra il crudo e il cotto, il miele e il tabacco. In linguistica, l'analisi saussuriana del segno in significante e significato, secondo l'interpretazione degli ‛strutturalisti' parigini, ha portato a intendere la letteratura ...
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Arte della guerra
Giorgio Masi
Tradizione manoscritta e a stampa
L’Arte della guerra (da qui in poi Adg) è un’opera seguita dall’autore fino al suo ultimo esito a stampa, caso raro in M. (accade con [...] torniamo agli Italiani» (VII 229).
Ancora il cambio di argomento segna il passaggio dal secondo al terzo libro: ma qui una reliquia avverbiale), che è un vero e proprio tic linguistico machiavelliano – presente molto spesso anche nel suo epistolario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] della tradizione occamista, prigionieri di un mondo di segni e di termini avulsi dalle cose, e i fisici che adottavano i loro metodi, riducendo «ogni problema filosofico a problema logico-linguistico» (Garin 1969, p. 459). Ristretta a questa angusta ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] : avviene, cioè, per il solo fatto di appartenere a quella corrente. E questo legame linguistico con la scolastica settecentesca è il segno esteriore, ma non estrinseco, di quanto tale corrente sia condizionata da Kant. Questi, pur attestandosi ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] teso e nervoso che anche nella prosa è il segno del Poliziano: ma toccano come vedremo una loro cordialità non riuscirà mai nel nostro caso a superare l'ibridismo linguistico e l'anacronistica contaminazione impliciti in questo lavoro di adattamento ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] come ha affermato lo stesso Rushdie; né costituisce ormai un segno di novità l’idea che si possa annettere alla forma-romanzo e, in Italia, a Carlo Emilio Gadda: l’espressionismo linguistico, il ricorso a lingue assolute e depurate come in Beckett, ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...