Segnod’interpunzione che compare negli antichi papiri greci dell’età ellenistica, consistente in una lineetta marginale fra due righe di scrittura, per segnalare una divisione nel testo o una pausa, come [...] anche per distinguere le parti in responsione nel coro o nella parabasi delle antiche tragedie e commedie).
Nei codici medievali, segno (prima nella forma di Γ, poi di
)
usato dagli amanuensi per porre in evidenza titoli, rubriche, parti di elenchi ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] della metafonesi (Umlaut); sulla e dell’alfabeto cirillico indicano la pronuncia i̯ò della vocale.
Come segnod’interpunzione, il p. (o p. fermo) indica fine del periodo, il p. e virgola (;) indica una pausa del discorso e un distacco logico più ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] giunture tra frasi e tra periodi, ottenuto tramite la sostituzione dei segnid’interpunzione forti (punto, punto e virgola, due punti) con la virgola.
La virgola è il segnod’interpunzione «di uso più largo, vario e articolato» (Serianni 1988: 61 ...
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Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] da una sequenza sintatticamente discontinua. Ciò succede tipicamente quando l’enunciato è una coordinata separata dalla frase precedente da un segnod’interpunzione forte, come in (10):
(10) Con te sto bene. Ma con lui [Ø] meglio.
Ci sono classi di ...
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Il punto (o punto fermo) è il segnod’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] indicatore di arrivo o di cambiamento: fare punto, fare punto e a capo, mettere punto. D’altro canto, il punto «tende a invadere il campo di altri segni, come il punto e virgola, i due punti, la virgola», secondo una tendenza che troviamo ampiamente ...
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In grammatica, proposizione i. è quella con cui si pone una domanda. Può essere diretta, quando consiste in una proposizione indipendente (che cosa fai?), o indiretta quando è una proposizione subordinata [...] un aggettivo, pronome o avverbio i., ha, in italiano, la congiunzione se (dimmi se hai capito). Punto i. è il segnod’interpunzione (?) – derivato per la forma dalla lettera iniziale q della parola latina quaestio «domanda» – che, posto in fine a una ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] i connettivi logici, dei terzi i s. d’interpunzione, le intonazioni o modulazioni della voce, quelli ai fini diagnostici.
Numismatica
S. di zecca In numismatica, segno convenzionale, posto di solito nel rovescio delle monete, per indicare ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] viva di generazione in generazione una certa tradizion familiare d’eletta cultura, d’eleganza e di arte.
A questa classe, temporale e tematica delle informazioni chiederebbe almeno un segno di interpunzione forte (➔ punteggiatura; ➔ punto) prima ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] nello scritto, può essere rappresentata da un segno di interpunzione forte) che le separa dal cotesto 12 dicembre 2007)
(43) Anna ubbidì, pur senza capire, ma sentì d’improvviso un odio per la sua propria vita (Elsa Morante, Menzogna e sortilegio ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] dei sei anni, califfi e sultani in un febbraio o un settembre, d’estate le grandi guerre con Gustavo Adolfo eccetera (Elio Vittorini, cit. in nominali, enunciati), frase racchiusa tra due segnid’interpunzione forte che non si costruisce attorno a un ...
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interpunzione
interpunzióne s. f. [dal lat. interpunctio -onis; v. interpungere]. – 1. L’operazione, il modo, il sistema di separare (sinon. punteggiatura), in un testo scritto, i periodi, i membri di periodo, i varî elementi della proposizione...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...