Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] o esclusiva (per es., m. di Bornholm); al segnoclinico più saliente; all’agente o al momento eziologico fondamentale.
di ricerca in campo biomedico, ha aperto un Centro di ricerche cliniche per le m. rare.
Diritto
M. del lavoratore
Con tale ...
Leggi Tutto
In anatomia, tonaca che riveste la parete di alcuni apparati organici rivolta verso la cavità: per es., canale alimentare (fig.), vie respiratorie, alcuni segmenti dell’apparato urogenitale. Fu dato a [...] .
Alterazioni delle m., soprattutto di natura infiammatoria, si possono osservare, in sede diversa, come segnoclinico di molteplici condizioni morbose: carenze vitaminiche, malattie virali ecc. Genericamente, ogni affezione esclusivamente o ...
Leggi Tutto
Locuzione inglese, adottata nell’ambito medico e in quello della politica sanitaria, che designa un indirizzo di pensiero, di ricerca, di interventi sanitari e normativi, basato sull’evidenza di dati [...] rispondere soltanto a una richiesta generica di efficacia (per es., normalizzazione di un dato ematochimico abnorme, regressione di un segnoclinico o di una sindrome), ma anche alle attese di una relativa sicurezza d’uso di un rimedio, di una ...
Leggi Tutto
Istopatologo e clinico (Savigny 1844 - Parigi 1919), agrégé presso gli ospedali di Parigi. Si dedicò particolarmente allo studio delle lesioni neoplastiche dei linfonodi e descrisse un segnoclinico (segno [...] di T.) rappresentato dall'aumento di volume e di consistenza di uno o più linfonodi della fossa clavicolare sinistra, espressione di metastasi linfatica di cancro dello stomaco ...
Leggi Tutto
Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] . Tenendo conto che nel Regno Unito circa il 10% di pazienti con variante MCJ hanno donato sangue prima di sviluppare segniclinici di malattia e che in Francia 3 pazienti su 21 erano donatori di sangue, è possibile che la trasmissione interumana ...
Leggi Tutto
Amminoacido, di formula H2NCONH(CH2)3CH(NH2)COOH. Negli organismi animali, la c. è uno dei termini del ciclo dell’urea, nel quale si origina per addizione nucleofila dell’ornitina al carbammilfosfato. [...] metabolica congenita, da accumulo nel sangue di c., dovuta a carenza dell’enzima arginino-succinicosintetasi. Causa ritardo mentale e insufficienza epatica. Segnoclinico fondamentale è l’aumento dell’eliminazione urinaria di c. ( citrullinuria). ...
Leggi Tutto
Chirurgia
Pietro Valdoni
di Pietro Valdoni
Chirurgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico della chirurgia: a) l'antica chirurgia; b) la chirurgia medievale; c) le università; d) la chirurgia [...]
Questi interventi di Blalock, anche se extracardiaci, segnarono l'inizio di una nuova era per la chirurgia bibliografia
Biocca, P., La chirurgia toracica negli ultimi dieci anni, in ‟La clinica terapeutica", 1961, XX, 122, pp. 34-52.
De Leon Régil, R ...
Leggi Tutto
Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] di foci istologici di malignità in individui non selezionati (per es. nel materiale autoptico di soggetti senza segniclinici di neoplasia), tali foci dovrebbero essere trovati in numero maggiore di quanto prevedibile dalla specifica incidenza delle ...
Leggi Tutto
Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] dentale drena spontaneamente all'esterno sulla mucosa o nel fornice gengivale e l'infezione si cronicizza, residuando come unico segnoclinico una fistola che comunica direttamente con l'apice del dente interessato e da cui fuoriescono pus e liquido ...
Leggi Tutto
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...