ELEONORA de Toledo (Alvarez de Toledo), duchessa di Firenze
Vanna Arrighi
Nacque in Spagna nel 1522 da don Pedro e da Maria Osorio Pimentel, marchesa di Villafranca.
La madre era l'ultima erede della [...] colpito da una grave malattia e ancora una volta fu E. che per circa dieci mesi si occupò del governo. Secondo Bernardo Segni, il peso di E. nella vita politica dello Stato fiorentino fu rilevante anche al di fuori di questi periodi di reggenza, in ...
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FARNESE, Mario
Stefano Andretta
Figlio di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, e di Giulia Acquaviva, nacque con molta probabilità intorno al 1548 a Latera (prov. di Viterbo). Conformandosi alle tradizioni [...] duca di Parma e come devoto esecutore della strategia familiare: si dimostrò un prezioso informatore di fronte ai manifesti segni di declino, se non di ostilità, che ormai caratterizzavano la fortuna del governatore dei Paesi Bassi presso Filippo II ...
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FADDA, Carlo
Pasquale Marottoli
Nacque a Cagliari il 4 nov. 1853. Il padre, Antonio, era avvocato, uno dei più forti civilisti e dei primi professionisti della città. Nella città natale si svolse in [...] loro, come E. Pessina, G. Bovio, G. Semmola, R. Presutti, e ne condivideva talvolta le iniziative politiche.
Il 1912 segna un limite. L'impegno nei lavori parlamentari lo allontana da Napoli e dalla cattedra (nelle lezioni viene spesso sostituito da ...
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BRESCIANI, Pietro
John A. Tedeschi
Le notizie in nostro possesso su questo medico ed eretico di Casalmaggiore (Cremona) sono desunte essenzialmente da documenti dell'Inquisizione.
Le fonti principali [...] B. credeva "li sacramenti della Chiesa essere sol dua, cioè il Baptesmo e la Cena del Signore, et questi essere sol segni et non conferir la gratia"; negava la reale presenza del corpo e del sangue di Cristo nel sacramento dell'altare; considerava il ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] 'uso di proiettili a punta al posto delle palle; e progettava, infine, un telegrafo ottico da campo, fissando cifre e segni convenzionali. Federico II premiò il B. con un brevetto di tenente colonnello onorario del genio, mentre l'opera conosceva due ...
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BONOMO (Bonhomo), Giovanna Maria (al secolo Maria), beata
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 15 ag. 1606 da Giovanni e da Virginia Ceschi ad Asiago, in una nobile famiglia di antica origine triestina, allora [...] fu fin d'allora la passione di Gesù Cristo, che le dava la nozione dell'impotenza della natura umana e del peccato. Caratteristici segni dell'amore mistico della B. furono la ferita d'amore - percepita da lei, come da Teresa d'Avila, simile a un ...
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DANISE, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli l'11 genn. 1883 da Enrico e da Pasqualina Capaldo. Iniziò gli studi di canto sotto la guida di L. Colonnese, continuandoli al conservatorio S. Pietro [...] 1933-34 ancora alla Scala: qui, in una rappresentazione del Trovatore di G. Verdi, la sua voce cominciò a dare segni di stanchezza, e dopo breve tempo il D. si ritirò dalle scene stabilendosi definitivamente a New York e dedicandosi all'insegnamento ...
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ARMONIO, Giovanni (Harmonius, Harmodius Marsus)
Mario Quattrucci
Nacque in Abruzzo, probabilmente a Tagliacozzo, tra il 1475 e il 1480. Pur non sussistendo dubbi sulla sua origine, come il soprannome [...] alla somma, discreta per quei tempi, di 120 ducati. Nella celebre Cappella musicale marciana, insigne per i nomi di Giulio Segni da Modena, di Baldassarre da Imola, di Girolamo Parabosco da Piacenza, non sembra che l'A. abbia mai composto musica ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] sia a cavallo delle misure di brevis. Un'altra forma di autonomia sta nel tentativo di considerare questo sistema di segni come naturale e non convenzionale, perché le note non devono la loro esistenza a una scelta umana ma rispecchiano l'ordine ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] ) e l'altro all'Ashmolean Museum di Oxford (Parker), hanno precisi punti in comune con l'incisione, anche se qui il segno è molto più duro e il formato verticale comprime il corteo, lasciando spazio in alto a un'articolata architettura; è come se ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...