CARDUCCI, Francesco
Paolo Malanima
Figlio di Niccolò (dei Priori nel 1480) e di Margherita Soldani, nacque a Firenze nel 1465. Cugino di secondo grado (e non fratello come talora si afferma) del più [...] MCCXV al MDXXXVII, Augusta 1728, pp. 182, 187, 190, 192, 196, 198, 201, 203 s., 209, 211-215, 233-235, 240, 250, 252; B. Segni, Storie fiorent. dall'anno MDXXVII al MDLV, Firenze 1835, I, pp. 120, 142 s., 222-225, 228, 263; II, pp. 19 s.; I. Pitti ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Roma 1928 - Lariano 2013). Artista schivo e appartato, ultimati gli studi classici ha frequentato la facoltà di Architettura di Roma, venendo in contatto con il mondo intellettuale di [...] la rende angosciante traccia larvale, spesso asservita al dominio del colore bianco su cui risaltano convulsi e inquietanti aggregati di segni, e che solo nel corso degli anni Ottanta cede il passo al recupero del tonalismo degli esordi. Nel 2016 la ...
Leggi Tutto
Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] ai poemi omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di cui disponeva e corredandoli di segni diacritici; nemico delle spiegazioni allegoriche, sosteneva che fine del poeta è il piacere dell'animo. Curò anche l ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Paola
Isabella Lazzarini
Figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova nel settembre 1464, probabilmente il 23, ultima delle figlie della [...] la G. era a Sacchetta, nel maggio del 1475 si recò con la sorella Cecilia alle terme di Abano: dava probabilmente i primi segni di una salute cagionevole che l'avrebbe tormentata per tutta la vita, insieme con la malformazione della spina dorsale che ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Parigi 1871 - ivi 1958). Dopo un apprendistato presso un restauratore di vetrate (1885-90), fu allievo di E. Delaunay e poi di G. Moreau, nel cui studio incontrò Matisse, Marquet e [...] miseria umana, caratterizza le opere della prima fase, per lo più figure di pagliacci e di prostitute tracciate con forti segni scuri e colori bassi e intensi (Ragazza allo specchio, 1906, Parigi, Musée national d'art moderne; Cuoco, 1914, New York ...
Leggi Tutto
DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] i corsi di teologia, ma già allora si intravedeva in lui una esuberanza giovanile difficile da tenere a freno. Se ne ebbero segni premonitori al seminario di Padova, dove era entrato nel 1828 e presso il quale studiò per tre anni; ma una reazione ...
Leggi Tutto
Architetto francese (n. Casablanca 1944); vincitore del premio Pritzker nel 1994. È stato uno dei principali esponenti della nuova generazione di architetti francesi che ha saputo incorporare le lezioni [...] con G. Candilis. Fin dagli anni Settanta, si è mostrato fautore di una politica della frammentazione opposta ai grandi segni propri dei dettami dell'urbanistica di Le Corbusier. Lunga è la serie di progetti per quartieri urbani: Montpellier, Nantes ...
Leggi Tutto
Scrittrice statunitense (Columbus, Georgia, 1917 - New York 1967). S'impose con il primo romanzo, The heart is a lonely hunter (1940; trad. it. 1948), incentrato sul tema dell'isolamento morale dell'individuo [...] The ballad of the sad café (1951; trad. it. 1960). A queste opere, per lo più popolate di figure che recano i segni di un'inquietante diversità, si aggiungono il testo teatrale The square root of wonderful (1958), il romanzo Clock without hands (1961 ...
Leggi Tutto
Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] (Additiones al Digesto, un apparato al De regulis iuris del Liber Sextus, un trattato De actionibus e altre minori monografie, celebrati consilia, ecc.), mostra i primi segni di un critico distacco dalla metodologia della glossa accursiana. ...
Leggi Tutto
BECCARI (del Beccaio), Antonio
Mario Marti
Rimatore più noto come Antonio da Ferrara, dalla città ove nacque nel 1315. Suo padre, Tura, esercitava il mestiere del beccaio forse tradizionale nella sua [...] lui e famigliare di Carlo IV), agli studi umanistici; e dalla sua produzione emergono non rari né ignobili segni di quegli anni di formazione letteraria (particolarmente prediletto, Dante Alighieri). Non fu tuttavia sorretto da fermezza di carattere ...
Leggi Tutto
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...