NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] pp. 87 ss.; resoconto di Arsenio su Engeltruda, in M.G.H., Epistolae, VI, 1, pp. 225 s.). Il resto dell'anno fu segnato da un nuovo tentativo, da parte di Lotario, di uscire dall'impasse, questa volta con l'appoggio di Carlo il Calvo, al quale si era ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] seguito di mancamenti o deviazioni, anche in rapporto a segni che trasmettono agli uomini il senso dell’infrazione18. da una vestale113. L’episodio mostra una situazione che porta i segni di un tempo in divenire, di difficile decifrazione: il fatto ...
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Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] mistero, esso deve far ricorso non soltanto a un ‛vocabolario', ma anche a modi di espressione diversi dalle parole: a gesti, a segni, a canti, a simboli di vario tipo. Deve scaturire da quel che oggi si chiama una ‛situazione di scambio' e offrire ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] familiari e dei loro mutamenti. Ma mentre l’azione inquisitoriale aveva un’eco relativa, gli interventi papali e le encicliche segnavano non di rado tappe decisive nella politica della Chiesa e nel suo modo di concepire il rapporto con il mondo. Per ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] dall’adesione e dalla fronda d’ordine, i romanzi di Marino Moretti – La voce di Dio (1920), I puri di cuore (1923), Il segno della croce (1926) – e in particolare Il trono dei poveri (1928), per la sua dichiarata polemica con il regime. O quelli di ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] in modo ancora più radicale lo schema già noto, sintetizzabile come segue: ogni conoscenza scientifica ha per oggetto o cose o segni (omnis doctrina vel rerum vel signarum); le cose si dividono in quelle di cui godere (frui) e quelle di cui servirsi ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] fase di espansione del movimento agostiniano si protrasse almeno fino alla metà del Trecento, benché si fossero avvertiti i primi segni di disaffezione all'osservanza della regola, i quali si accentuarono con la crisi di molte comunità dopo la peste ...
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FOSCARINI, Paolo Antonio
Pamela Anastasio
Nacque a Montalto Uffugo (presso Cosenza) intorno al 1565 da Francesco, medico e letterato, e da Laurifina Traverso. Secondo A. Favaro il suo cognome era Scarini [...] ogni effetto naturale che la potesse comprovare e la puntuale confutazione dei presupposti della scienza aristotelica sono chiari segni della sua convinta adesione alla nuova scienza.
Il F. guardava ai principî del sistema copernicano come agli unici ...
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GIOVANNI Minuto
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Attestato tra il 1066 e il 1094, prima come cardinale prete di S. Maria in Trastevere e, dal 1073 in poi, come cardinale vescovo di Tuscolo, di G. si ignorano [...] , a cura di L.C. Bethmann - W. Wattenbach, in Mon. Germ. Hist., Scriptores, VIII, Hannoverae 1848, p. 23; Bruno di Segni Libellus de symoniacis, a cura di E. Sackur, Ibid., Libelli de lite, II, ibid. 1892, p. 553; Chronica monasterii Casinensis, a ...
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GIOVANNI da Salerno
Sergio Raveggi
Poco si sa circa la sua origine se non qualche cenno tramandato, in epoca molta tarda, da biografi d'ambiente domenicano, secondo i quali sarebbe nato, presumibilmente [...] all'opera di apostolato compiuta in pochi mesi.
In particolare risulta sia stato il cardinale legato Ugolino dei conti di Segni vescovo di Ostia (il futuro papa Gregorio IX), in quei tempi in stretto rapporto con Firenze, a mostrare di avere ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...