CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] ben presto conquistato dall'insegnamento del maestro, di cui, da allora in poi, volle professarsi e fu discepolo. I segni del nuovo orientamento sono ben presto evidenti nell'importante saggio su La genesi logica della sentenza civile (Firenze 1914 ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] all'uno o all'altro dei due artisti.
È certo comunque che con il nuovo secolo le testimonianze di Lorenzo cadono, segno della sua scomparsa, mentre il primo decennio appare per Iacopo, solo alla guida della bottega, come un momento di piena maturità ...
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GUASCONI (Gascoigne), Bernardo
Stefano Villani
Nato a Firenze nel 1614 da Giovan Battista di Bernardo e da Clemenza di Lorenzo Altoviti, fu battezzato in S. Giovanni il 2 giugno. Dopo la morte del padre, [...] records of the Royal Historical Society of London, XXXIII (1979), pp. 157-173; Id., Marchese F. Riccardi and A. Segni in England in 1668-69. Segni's diary, in Studi secenteschi, XXII (1981), pp. 187-279; O. Nicastro, Henry Neville e l'isola di Pines ...
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CATERINA Fieschi Adorno (Caterina da Genova), santa
Sosio Pezzella
Discendente da famiglia aristocratica - tra i suoi antenati vi furono due pontefici, Innocenzo IV e Adriano V - C. nacque a Genova [...] affermò di avere avuto: una ferita d'amore, mentre si stava confessando e in virtù della quale le si rivelarono i segni evidenti dei suoi peccati, della sua miseria morale e della bontà di Dio; e l'apparizione del Cristo crocifisso nella sua stanza ...
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CAVALLI, Gian Marco
Andrea S. Norris
Nato intorno al 1454 a Viadana (Mantova) da Andrea, detto Miseria, notaio vivente ancora nel 1495 e (Rossi, 1888, p. 439), fu orafo, scultore e incisore di coni. [...] 21 maggio 1499 chiedeva al C. dei tondi argentei con "li altri 4 pianeti o segni" (Rossi, 1888, pp. 447 s.),che forse facevano parte di una serie completa dei dodici segni zodiacali. Ancora nel 1501 il C. lavorava per Ludovico Gonzaga (Rossi, 1888, p ...
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PACANOWSKI, Davide
Giovanni Duranti
PACANOWSKI, Davide. – Nacque il 29 dicembre 1904 a Łodz (Polonia) in una famiglia di antiche origini ebraiche, primogenito di Hermann, industriale del settore tessile, [...] De Finetti, allievo italiano di Adolf Loos, derivò il rifiuto di ogni pleonasmo decorativo e la propensione alla rarefazione dei segni, da Giò Ponti l’idea di un’architettura leggera, quasi librata nell’aria, a sfidare le leggi della gravità.
Nel ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] e la Divina Commedia autografa del Villani stesso (Laur. XXVIsin. 1). Il 12 marzo 1394 il D. inviò a fra' Tommaso da Segni, custode d'Arbe, la trascrizione, ultimata l'anno prima, del De casibus virorum illustrium del Boccaccio. L'anno successivo il ...
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BUFALINI, Maurizio
Manzotti[/
Nato a Cesena il 4 giugno 1787, dopo aver frequentato i ginnasi di Cesena e di Rimini studiò medicina nell'università di Bologna. Passò a Pavia, dove insegnava A. Scarpa, [...] di lavoro e momenti: per l'esame scrupoloso, classificare le malattie (nosologia); per conoscerle, dirigere l'attenzione ai loro segni o sintomi (semeiotica); indi indagare le cause (etiologia); e, per meglio ravvisare il morbo e i suoi mutamenti ...
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DEVARÌS, Matteo (Matteo Greco o Matteo di Bari)
Massimo Ceresa
Nacque a Corfù intorno al 1505 da famiglia che professava il rito latino.
Ad appena otto anni fu condotto a Roma da Giano Lascaris o da [...] D. rimase in contatto col Lascaris anche dopo aver lasciato il collegio, che peraltro dopo la morte di Leone X cominciò a manifestare segni di decadenza: il Vat. gr. 1412, un carnet di viaggio del Lascaris, fu in possesso del D., e nel Vat. gr. 1414 ...
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CICOGNINI, Iacopo
Magda Vigilante
Nato a Castrocaro (Forlì) il 27 marzo 1577, pare fosse figlio naturale, poi legittimato, di Bartolomeo, notaio e poeta.
Negli anni 1586-87 risiedeva a Firenze, come [...] presso don Virginio Orsini, duca di Bracciano, e infine di avere ottenuto dal duca Sforza il governatorato della città di Segni. Durante il soggiorno romano ritornò tuttavia in varie occasioni a Firenze, dove nel 1605 sposò Isabella di Domenico Berti ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...