Ebraista e teologo calvinista (Saint-Ellier, Sedan, 1585 - Saumur 1658). Prof. di ebraico (1614), poi (1626-32) di teologia a Saumur, nell'Arcanum punctuationis revelatum (1624) dimostrò che i punti vocalici [...] e i segnidiacritici del testo ebraico della Scrittura sono posteriori al 5º sec. e son dovuti ai Masoreti; e contro J. Buxtorf, che sosteneva l'antichità assoluta della scrittura ebraica quadrata, provò (Diatriba de veris et antiquis Hebraeorum ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] e struttura, che sia costituito essenzialmente dalle lettere dell’alfabeto l., alcune delle quali eventualmente modificate con segnidiacritici per esprimere suoni particolari. L’alfabeto l., così inteso, non è usato soltanto dalle nazioni neolatine ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] lettere dell’alfabeto italiano, con la estensione alle lettere: J, K, X, Y, W e, dove possibile, anche con i segnidiacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.
Il cognome discende direttamente dal rapporto di filiazione, ma se i ...
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Sistema di esprimere le vocali mediante segni particolari, comune a gran parte delle scritture semitiche; le vocali sono rappresentate mediante punti e linee isolati o variamente combinati e disposti vicino [...] ai segni delle consonanti; p. masoretica, il sistema di segnidiacritici con cui i masoreti (➔ masorà) vocalizzarono il testo consonantico dell’ebraico biblico. ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] , dato che le parole terminanti in /l/ hanno di norma l’accento sull’ultima: perfil, abril, perejil, ecc.).
Quanto ai segnidiacritici, l’italiano ha solo l’accento acuto, e più spesso grave, e il ➔ trattino interno (che occorre in diverse condizioni ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] dei sistemi di scrittura, essi comprendono, oltre ai simboli dell’alfabeto romano, anche lettere inventate e svariati segnidiacritici (trattini, apici, apostrofi, ecc.).
Il più noto strumento di trascrizione è l’Alfabeto Fonetico Internazionale ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] di righe (gamberi) o salti di una o più righe; mancanza o usi impropri degli accenti e dei segnidiacritici.
Particolare attenzione, infine, viene (o dovrebbe essere) prestata alla correzione dei tipici refusi da computer, conseguenti, cioè, all ...
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PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] non consueto); l’attenzione data all’apparato didascalico/iconografico, l’evidenziazione delle voci da lui considerate dubbie tramite segnidiacritici (asterischi, obeli ecc.: cfr. ed. Daly, rr. 39-45). Nei propositi dell’autore molti di questi ...
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] fanno sillaba con la parola seguente
nes-su-n’a-mi-ca, sul-l’al-be-ro
– i gruppi solo grafici (formati con i segni ➔diacritici) costituiscono una sillaba con la vocale che segue
chia-ro, lu-glio, schia-vo
– i gruppi consonantici b, c, d, f, g, p, t ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] anche attraverso il capovolgimento di lettere già esistenti (per es., ɐ ə ʌ ʍ ɥ). Ampia è la lista dei diacritici, ovvero segni grafici che consentono di affinare la codifica e di raggiungere un alto grado di accuratezza; il loro uso è pertanto ...
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diacritico
diacrìtico agg. [dal gr. διακριτικός «atto a distinguere», der. di διακρίνω «distinguere»] (pl. m. -ci). – Propr., che ha valore distintivo. Si usa soltanto nella locuz. segni d., segni grafici che, sovrapposti, sottoposti, anteposti...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...