linea
lìnea [Lat. linea, da linum "filo di lino"] [LSF] Ente geometrico che si estende nel senso della lunghezza e, estensiv., denomin. di corpi o dispositivi nei quali la lunghezza prevale sulle altre [...] o l'altro di tali regimi di corrente derivano varie applicazioni. Così, se la l. è destinata esclusiv. a convogliare un segnale da un punto all'altro, si cerca di realizzare un regime di corrente a onde progressive, adattando per quanto possibile l ...
Leggi Tutto
assone
Prolungamento del corpo cellulare (soma) di una cellula nervosa, o neurone. Viene anche detto neurite o cilindrasse. Funge da cavo conduttore di collegamento, rivestito di una guaina elettricamente [...] e diretti verso l’intera rete di neuroni o verso le fibre muscolari. Tipicamente, in un neurone, la ricezione dei segnali inviati da altri neuroni avviene tramite una complessa e variegata struttura ad albero di fibre nervose (dendriti). Ogni neurone ...
Leggi Tutto
proteina G
Proteina integrale di membrana che si lega ai nucleotidi GDP e GTP e trasmette il segnale ormonale all’interno della cellula. Le proteine G sono, quindi, proteine per l’accoppiamento di segnali; [...] l’ATP in AMPciclico (AMPc), provocando in essa un cambiamento conformazionale. Esistono correlazioni altamente specifiche tra singoli segnali, singoli recettori, singole proteine G e singoli bersagli intracellulari. Il recettore β-adrenergico, per es ...
Leggi Tutto
ricevitore
ricevitóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di ricevere, dal lat. recipere, comp. di re- e capere "prendere"] [LSF] Nome di vari apparecchi o dispositivi che hanno in genere la funzione di ricevere [...] rivelare energia emessa da una sorgente, in partic. suoni, segnali elettromagnetici, radiazioni, ecc.: r. radio (lo stesso che segnali radiotelevisivi; (b) l'apparecchio analogo per ricevere segnali televisivi via cavo; (c) il trasduttore di segnali ...
Leggi Tutto
modem
mòdem [s.ingl. modem Comp. di mo(dulator) "modulatore" e dem(odulator) "demodulatore"] [ELT] [INF] Dispositivo che, nei terminali di una linea di telecomunicazione, effettua la modulazione e la [...] demodulazione di segnali digitali, in partic. per trasmettere dati tra calcolatori elettronici mediante il telefono (m. telefonico). ...
Leggi Tutto
ingresso
ingrèsso [Der. del part. pass. ingressus del lat. ingredi "entrare", comp. di in- e gradi "camminare"] [LSF] In vari apparecchi e impianti, il dispositivo attraverso il quale entrano le cose [...] che in esso sono elaborate. ◆ [ELT] Di un amplificatore, un filtro, ecc., la coppia di morsetti (o analogo dispositivo) cui è applicato il segnale che deve essere amplificato, filtrato, ecc.; in riferimento a ciò, si parla di dati d'i., in partic. di ...
Leggi Tutto
baud
baud 〈bàud, ma talora letto alla fr. bòo〉 [Der. del cognome dell'inventore fr. J.-M.-E. Baudot (1845-1903)] [MTR] [ELT] [INF] Unità di misura della velocità di trasmissione di segnali di tipo telegrafico, [...] inizialmente definita come corrispondente alla trasmissione di un "punto Morse" al secondo e poi generalizzata a un codice qualunque, intendendosi che la misura in b. della velocità di trasmissione è pari ...
Leggi Tutto
mescolazione
mescolazióne [Der. di mescolare (→ mescolamento) "atto ed effetto del mescolare"] [LSF] (a) Generic., sinon. di mescolamento. (b) Specific., il termine è usato nell'elettronica, nell'acustica [...] e nell'ottica relativ. al mescolare segnali per convertirne la frequenza (→ mescolamento). ...
Leggi Tutto
rivelatore
rivelatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. di rivelare, dal lat. revelare "togliere il velo", comp. di re- con il signif. di azione contraria e velum "velo"] [LSF] Dispositivo, apparecchio o sostanza [...] condensatore C del gruppo di rivelazione si carica (fig. 2), attraverso il diodo, a una tensione vicina ai valori di picco del segnale modulato Vi, presente ai capi del circuito risonante d'ingresso; tra un picco e l'altro il diodo è interdetto e il ...
Leggi Tutto
adattamento
adattaménto [Atto ed effetto dell'adattare o dell'adattarsi (→ adattato)] [LSF] (a) La capacità che un sistema ha di modificare il proprio funzionamento o la propria struttura in relazione [...] a determinati stimoli o segnali esterni (per es., variazioni ambientali) o anche interni (per es., variazioni di struttura), in modo da restare nelle condizioni ottimali di equilibrio o di funzionamento. (b) Relativamente a sistemi (elettrici, ...
Leggi Tutto
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...