deriva
deriva [Der. del fr. dérive, il movimento libero che un natante non propulso acquista per effetto di correnti o venti oppure, per un natante propulso, lo scostamento di esso dalla sua rotta per [...] figure delle voci paleoclimatologia e paleomagnetismo): v. Terra in espansione, teoria della. ◆ [ELT] D. di offset: v. amplificazione di segnali elettrici: I 116 d. ◆ [FPL] D. di polarizzazione e d. diamagnetica: v. plasma: IV 521 a. ◆ [ELT] D. di ...
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trasferimento
trasferiménto [Atto ed effetto del trasferire, der. del lat. transferre, comp. di trans- "oltre" e ferre "portare"] [LSF] Sinon. di trasporto: t. di calore, di energia, di materia, ecc. [...] : v. immagine, intensificatori e convertitori d': III 161 a. ◆ [ELT] Funzione di t. di un amplificatore elettrico: v. amplificazione di segnali elettrici: I 116 e. ◆ [ELT] [OTT] Funzione di t. di un fotorivelatore: v. fotorivelatori: II 738 e. ◆ [OTT ...
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Fenomeno, detto anche fenomeno di ereditarietà, per cui il valore istantaneo di una grandezza che è determinata da un’altra dipende non soltanto dal valore di questa allo stesso istante, ma anche dai valori [...] sono intercambiabili e consentono di utilizzare la stessa apparecchiatura con provini di dimensioni diverse). Le bobine d ed e hanno la funzione di rilevare segnali proporzionali alle variazioni nel tempo di B e di H rispettivamente; ciascuno di tali ...
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Tecnica
In meccanica applicata, dispositivo che consente di rendere pressoché uguali le velocità periferiche di due ingranaggi nel momento in cui vengono a imboccare uno con l’altro. L’adozione di un s. [...] a.
In elettronica, circuito o dispositivo circuitale usato per sincronizzare tra loro due o più generatori di segnali.
Zoologia
In zootecnia, s. degli estri o dei calori, pratica utilizzata per facilitare l’inseminazione artificiale, consistente ...
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convertitori a matrice
Paolo Tenti
Convertitori elettronici di potenza c.a.-c.a. in cui ciascuno degli ingressi è collegato a ciascuna delle uscite tramite un interruttore elettronico bidirezionale, [...] uscita risulta
ûuκ = m1κui1 + m2κui2 + m3κui3, k=1,2,3.
Quest’equazione mostra che con un’opportuna scelta dei segnali modulanti dei vari interruttori è possibile imporre il desiderato andamento a bassa frequenza a ciascuna delle tensioni d’uscita ...
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maser
maser 〈mèisë, ma spesso letto all'it.〉 [Sigla dell'ingl. microwave (molecular) amplification by stimulated emission of radiation "amplificazione di microonde (molecole) mediante emissione stimolata [...] : I 278 b. ◆ [ELT] M. ad atomo singolo: v. maser: III 626 a. ◆ [ELT] M. a idrogeno: oscillatore m. usato come generatore di segnali campione: v. frequenza, campioni di: II 768 b. ◆ [ELT] M. a rubino: usa come mezzo attivo un cristallo di rubino: v ...
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giunzione
giunzióne [Der. del lat. iunctio -onis "atto ed effetto dell'unire insieme", dal part. pass. iunctus di iungere "congiungere"] [LSF] Atto ed effetto del congiungere, zona in cui due o più cose [...] : v. giunzione p-n. ◆ [ELT] G. telefonica: v. telecomunicazioni, reti di: VI 67 d. ◆ [ELT] Bocca di una g.: v. microonde, circuiti a: III 827 b. ◆ [ELT] [OTT] Tecniche di g. tra fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 320 e. ...
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I c., o meglio le fasi liquido-cristalline, sono uno stato della materia (detto anche stato mesomorfico) intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, [...] con materiali fotoconduttori, come il selenio, i c. nematici possono essere utilizzati come display elettro;ottici eccitati mediante segnali luminosi. In miscele con i colesterici, i c. nematici sono anche usati come memorie ottiche eccitate e ...
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portata
portata [Der. di portare "ciò che una cosa è in grado di portare"] [FTC] [MCF] P. adimensionale: la p. volumetrica (v. oltre) di una macchina, resa adimensionale: v. analisi dimensionale: II [...] ELT] P. di un sistema di telecomunicazione: la distanza massima alla quale il sistema è in grado di trasmettere e ricevere segnali ben intellegibili. ◆ [ELT] P.-foce: lo stesso che drain, uno degli elettrodi di un JFET (transistore a effetto di campo ...
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valvola
vàlvola [Der. del lat. valvulae -arum "i gusci di un baccello", dim. di valvae -arum "i battenti di una porta"] [LSF] (a) Organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una corrente [...] rispetto al catodo), mentre la seconda è la denomin. di un diodo che per condurre necessita di un opportuno segnale elettrico di controllo: v. elettronica di potenza: II 355 f. ◆ [ELT] V. solare: denomin. di un dispositivo fotoelettrico, largamente ...
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segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...