radiotrasmittente
radiotrasmittènte [agg. e s.f. Part. pres. di radiotrasmettere "emettere segnali di radiocomunicazione"] [ELT] Nella radiotecnica, detto di uno dei due terminali di un radiocollegamento, [...] da uno o più radiotrasmettitori i quali ricevono, per il tramite di opportuni dispositivi di elaborazione, i segnali contenenti le informazioni (audio video, digitali, ecc.) da trasmettere; (b) restrittivamente, lo stesso che radiotrasmettitore ...
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multiplex
mùltiplex [Lat. multiplex "molteplice"] [ELT] (a) Via di trasmissione di segnali nella quale si attua la multiplazione; a seconda della natura di essa si parla di m. telegrafico e telefonico, [...] su una linea, m. a ponte radio, a fibre ottiche, ecc. (b) Il segnale derivante dalla multiplazione di più segnali (v. commutazione, sistemi di: I 653 b). ...
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Parte dell’elettronica che riguarda la miniaturizzazione dei componenti e dei circuiti elettronici, in particolare la realizzazione dei microcircuiti o circuiti integrati (IC, integrated circuit) o chip.
Sviluppo
La [...] elettrici fra i vari componenti del microcircuito e i contatti di alimentazione, di entrata e uscita dei segnali. Tali fasi consistono nell’applicazione della procedura di fotoincisione precedentemente descritta a uno strato di alluminio depositato ...
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In elettronica, fenomeno per cui un circuito presenta alta impedenza per segnali di determinate frequenze e ne riduce di fatto la trasmissione in termini di potenza trasferita. Si chiama rapporto (o fattore) [...] di r. il rapporto tra la potenza trasferita e quella disponibile ai morsetti di ingresso del circuito stesso ...
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convolutore
convolutóre [Der. di convoluzione, "che effettua una convoluzione"] [ELT] C. di segnali: dispositivo elettronico che effettua la convoluzione di due segnali. ...
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radioricevente
radioricevènte [agg. e s.f. Part. pres. di radioricevere "ricevere segnali radio", comp. di radio- nel signif. c e ricevere] [ELT] Quello, tra i due terminali di un radiocollegamento, [...] che riceve le radioonde emesse dall'altro. ◆ [ELT] Stazione r. (anche, assolut., r. s.f.): lo stesso che radioricevitore ...
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In optoelettronica, dispositivo (detto anche isolatore ottico) che ha lo scopo di consentire lo scambio di segnali tra due sistemi elettronici, mantenendo l’isolamento elettrico tra di essi. ...
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multiplazione
multiplazióne [Der. di multiplare "rendere multiplo", da multiplo] [ELT] Nella trasmissione di segnali, tecnica che consente di utilizzare una stessa via di trasmissione per l'invio di [...] di frequenza diversi (m. a divisione di frequenza) oppure, infine, impiegando in successione modulazioni diverse (m. a gruppi): v. segnali telefonici: V 116 c. ◆ [ELT] M. a divisione di tempo, statica e dinamica: v. commutazione, sistemi di: I 653 ...
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amplificatore
amplificatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. amplificator -oris, da amplificare "rendere più ampio, aumentare", comp. di amplus "ampio" e facere "fare"] [FTC] Dispositivo che amplifica, [...] elettromeccanici (v. sopra); (d) a. fluidodinamici (v. sopra). ◆ [ELT] [OTT] A. ottico: (a) dispositivo optoelettronico per l'amplificazione dei segnali a frequenza ottica (campo di lunghezza d'onda 0.8÷1.6 μm, frequenza 200÷400 THz) per applicazioni ...
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timing In elettronica, la sequenza temporale con cui devono succedersi i vari segnali di input e output dei circuiti interconnessi in un sistema complesso, per assicurarne il corretto funzionamento. ...
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segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...