elaborazione
elaborazióne [Der. del lat. elaboratio -onis "atto ed effetto dell'elaborare", dal part. pass. elaboratus di elaborare, comp. di ex in funzione rafforzativa e laborare "lavorare" e quindi [...] per giungere a un risultato. ◆ [ELT] [INF] Nell'informatica, ha lo stesso signif. ed equivale all'ingl. processing. ◆ [ELT] [INF] E. dei segnali: v. segnali, elaborazione numerica dei. ◆ [INF] E. vettoriale: v. calcolatori, architettura dei: I 397 c. ...
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selettore
selettóre [Der. del lat. selector -oris, dal part. pass. selectus (→ selettività)] [LSF] Nome generico di dispositivi per operare una selezione. ◆ [ELT] (a) Organo per effettuare una commutazione, [...] il s. di gamma dei ricevitori radio e il s. dei canali dei ricevitori televisivi. (b) Dispositivo per selezionare segnali in rapporto alla loro frequenza (per es., un amplificatore accordato, un filtro, un discriminatore), alla loro ampiezza o alla ...
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B
B 〈bi〉 [Forma maiusc. della lettera b] [ASF] Simb. di un tipo spettrale di stelle, diviso in 11 sottoclassi, da B0 a B10: v. stella: V 622 a. ◆ [CHF] (a) Simb. dell'elemento chimico boro. (b) Simb. [...] del grado Baumé (→ Baumé, Antoine). ◆ [ELT] (a) Simb. di una classe di amplificatori elettrici: v. amplificazione di segnali elettrici: I 119 c. (b) Simb. di una norma televisiva: v. televisione: VI 97 c. ◆ [FSN] Simb. di mesoni pesanti: (a) i mesoni ...
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capsula
càpsula [Lat. capsula, dim. di capsa "cassa" e quindi "piccola scatola"] [MTR] [MCF] C. barometrica e manometrica: scatoletta metallica elastica, costituente l'elemento sensibile dei barometri [...] e c. ricevitrice: i due elementi trasduttori del ricevitore telefonico, a forma di scatoletta metallica, facilmente sostituibile: v. segnali telefonici: V 114 a. ◆ [FSP] C. spaziale: denomin. generica di un veicolo spaziale di relativ. piccole ...
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background
background 〈bèkgraund〉 [s.ingl. "retroterra", comp. di back "indietro" e ground "terreno", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine usato con vari signif., spec. per qualificare qualcosa che [...] agisce da "sfondo" o che appare come un qualcosa "di fondo", per es., un rumore, o una radiazione di fondo, cioè che appare sempre e può mascherare altri segnali o altre radiazioni. ...
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soppressore
soppressóre [s.m. Der. di soppressione "che attua una soppressione"] [ELT] Elettrodo ausiliario in un tubo elettronico, posto in prossimità dell'anodo e collegato al catodo, che serve per [...] pentodi (nei quali il s. è la terza griglia), gli esodi, ecc. ◆ [ELT] S. d'eco: dispositivo per eliminare gli sgraditi segnali d'eco nei circuiti telefonici e radiotelefonici; se ne hanno di vari tipi, tutti basati sul principio di adattare al meglio ...
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dosatore
dosatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di dosare "fare dosi", da dose] [FTC] Dispositivo per immettere in un ciclo di lavorazione, di misurazione, ecc. quantità prestabilite di materiali vari, [...] materiali medesimi. ◆ [ELT] Dispositivo, costituito essenzialmente da attenuatori, che serve a regolare le intensità relative di vari segnali, per es. elettroacustici, prima che questi siano miscelati e avviati su una linea o a uno stesso apparecchio ...
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manipolazione
manipolazióne [Der. di manipolare: → manipolatore] [LSF] L'atto e l'effetto del manipolare, insieme di operazioni, spesso puramente manuali o meccaniche, con il quale si ottiene qualcosa, [...] semplici oppure che operino su simboli e non solo su numeri: v. manipolazione algebrica. ◆ [ELT] M. di segnali: l'operazione di formazione di segnali telegrafici, costituiti da due soli stati, l'assenza o la presenza di una corrente, susseguentisi in ...
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Fisica
In teoria dei campi, la proprietà di l. discende dal principio che pone nella velocità della luce nel vuoto un limite alla propagazione di qualsiasi fenomeno fisico: se si considera un sistema esteso [...] parti del sistema (o varie regioni dello spazio) non possono interagire istantaneamente, ma solo tramite la propagazione di ‘segnali’ da una regione all’altra, cioè il meccanismo fondamentale dell’interazione può solo essere locale e aver luogo tra ...
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interfaccia
interfàccia [Der. dell'ingl. interface, comp. di inter- e face "faccia"] [LSF] Ente che agisce da elemento comune, in parte di separazione e in parte d'interscambio, tra due o più altri enti. [...] e adattamento tra due sistemi funzionanti con modalità diverse; in partic., il dispositivo di un calcolatore elettronico che, ricevendo segnali di un certo tipo da una determinata unità, li trasforma in modo che essi possano essere utilizzati da un ...
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segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...