(App. III, I, p. 532; IV, I, p. 669)
Con e. ci si riferisce oggi a un complesso molto vasto di attività spesso appartenenti ad ambiti disciplinari e produttivi all'apparenza eterogenei. Purtuttavia gli [...] (numero di giri) e una coppia e il loro modo di variare nel tempo, ma differente sarà stato il processo di elaborazione del segnale al variare del tipo di motore, se si tratta cioè di azionare un motore in continua, in alternata o passo-passo o il ...
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udito
Laura Baroncelli
L’udito, ossia la capacità di percepire e distinguere una vasta gamma di suoni, è uno dei sensi più importanti per l’uomo. Esso è alla base delle capacità di comunicazione, fornisce [...] non dipende da un’analisi complessa, ma fa semplicemente assegnamento sul ritardo con cui i potenziali d’azione che devono segnalare la presenza dei suoni arrivano ai nuclei del complesso dell’oliva superiore, e in partic. al nucleo olivare mediale ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] altro rapporto semiotico come senso e viceversa. In un rebus o in un alfabeto di sordomuti due indici a croce possono essere un segnale il cui senso per un ricevente italiano è la sequenza di lettere c, r, o, c, e. In quest'atto semico abbiamo dunque ...
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monitor
mònitor 〈mónitë〉 [s.ingl. "controllore", der. del lat. monitor -oris, letto all'it. e usato come s.m.] [ELT] Cinescopio od oscilloscopio a raggi catodici costituente un apparecchio di controllo [...] e di visualizzazione, nato nei sistemi di telecomunicazione per controllare la forma dei segnali ed entrato poi in varie attività, come negli elaboratori elettronici quale terminale video, nelle produzioni televisive per comodità dei registi, nei ...
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mioinositolo
Forma stereoisomera dell’inositolo, ampiamente distribuita negli organismi viventi; negli animali è presente particolarmente nei muscoli scheletrici. Svolge un ruolo nel metabolismo lipidico [...] e glicidico, è il precursore dell’inositolo nel metabolismo dei fosfolipidi di membrana, e agisce da secondo messaggero nella trasmissione di segnali interneuronali in alcune vie nervose. ...
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Onda elettromagnetica con frequenza f maggiore di 1 GHz, cioè con lunghezza d’onda λ minore di 0,3 m; il limite superiore della banda di frequenze delle m. arriva fino al limite inferiore dell’infrarosso [...] internamente, senza eccessiva sollecitazione termica per la pelle.
Tecnica delle microonde
I dispositivi usati per il trattamento di segnali nella banda delle m. sono indicati genericamente con il nome di circuiti a microonde. A differenza dei ...
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Dispositivo, apparecchio o sostanza mediante i quali si può rendere manifesto un fenomeno o rendere osservabile e misurabile un ente fisico, che di per sé non sarebbe direttamente tale ai nostri sensi, [...] gruppo di rivelazione C2R si carica, attraverso il diodo D, a una tensione vr (fig. 3) vicina ai valori di picco del segnale modulato vm, presente ai capi del circuito risonante LC1; tra un picco e l’altro il diodo è interdetto e il condensatore si ...
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collegamento
collegaménto [Atto ed effetto del collegare, der. del lat. colligare "congiungere", comp. di cum "insieme" e ligare "legare"] [FTC] Generic., unione, congiunzione di parti di una medesima [...] o funzionali (per es., c. in serie e in parallelo nell'elettrotecnica). ◆ [ELT] (a) La condizione per cui possono essere scambiate informazioni (segnali) tra due o più punti dell'ambiente terrestre o, in generale, spaziale; a seconda della natura dei ...
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Biologia
In embriologia, l’insieme dei processi che portano al differenziamento dei tessuti e degli organi a partire da elementi indifferenziati; negli animali avviene dopo la gastrulazione.
Movimenti [...] localizzazione, nella blastula, delle cellule che daranno origine ai foglietti germinativi.
Nei processi di trasmissione dei segnali fra le cellule, il morfogeno è una sostanza la cui concentrazione fornisce alle cellule un’informazione posizionale ...
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Uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è il radioricevitore), il cui compito è di generare una corrente a radiofrequenza, imprimere a essa, con i procedimenti della modulazione, [...] di potenza è di amplificare allo stesso modo tutte le frequenze comprese nella banda trasmessa (fm può variare, nel caso di segnali telefonici, da qualche decina di Hz a circa 3000 Hz), cioè deve essere un amplificatore lineare in tale banda.
R. a ...
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segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...
segnalare
v. tr. [der. di segnale; nel sign. 2, sul modello del fr. signaler]. – 1. a. Comunicare, avvertire per mezzo di segnali: s. con avvisi la chiusura della strada; la sirena dell’allarme segnala i tentativi di furto; la spia luminosa...